La ditta individuale rappresenta la forma giuridica più semplice e diffusa in Italia. Viene utilizzata comunemente per tutte le attività artigianali (ditte edili e ristrutturazione, saloni di parrucchieri, centri estetici e tatuatori) e per attività commerciali (negozi al dettaglio di qualsiasi tipo, e-commerce agenzie immobiliari, strutture ricettive).

La Fatturazione Elettronica non è una novità. La storia di questa innovazione è di fatto lunga ormai 8 anni, affondando le radici a quel 2014 in cui per la prima volta è diventata un obbligo in alcune specifiche diramazioni ministeriali e presso gli enti di previdenza.

Un sondaggio condotto da Aruba presso i clienti che hanno scelto la piattaforma per la gestione delle fatture elettroniche, ha consentito di mettere in luce quali siano gli aspetti più apprezzati del servizio e quale l’impatto del professionista nella gestione delle e-fatture.

Le ditte individuali che operano nel settore edile che hanno optano, avendone i requisiti, per il regime forfettario, a decorrere dal 1° luglio 2022 saranno tenute obbligatoriamente ad emettere la fattura elettronica, laddove nell’anno precedente a quello nel quale rendono le loro prestazioni abbiano conseguito ricavi superiori a 25.000 euro.

Dal 1° luglio 2022 sono chiamati agli obblighi di emissione della fattura elettronica anche i contribuenti che hanno optato per il regime forfettario e che nel 2021 hanno conseguito ricavi o compensi superiori a 25.000 euro.

Dal 1° luglio 2022, per effetto del D.L. n. 36/2022, i liberi professionisti che operano nel settore edile e che hanno aderito al regime forfettario hanno l’obbligo di emettere fatture elettroniche per i servizi resi.

Dal 1° gennaio 2020 è stata abolita l’emissione della ricevuta fiscale cartacea e, di conseguenza, gli artigiani sono tenuti a emettere al suo posto la ricevuta fiscale elettronica (fattura elettronica) o lo scontrino elettronico (documento commerciale).