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6 buoni motivi per non vendere il Bonus Cultura

06/02/2017
6 buoni motivi per non vendere il Bonus Cultura
Privati
È degli ultimi giorni del 2016 la notizia che parecchi ragazzi starebbero rivendendo il proprio bonus cultura a metà prezzo su internet.
Senza star qui a giudicare gli altri o a fare la paternale, ci sembra che si tratti di una cosa molto stupida, oltre che di un pessimo affare per chi lo conduce: scambiare infatti 500 euro spendibili in una gamma di prodotti estremamente ampia per 250 euro cash non ci sembra poi tutto questo gran affare.
Per questo motivo, abbiamo deciso di scrivere una lista di buoni motivi per non rivendere il proprio bonus cultura.

1)    La privacy

Per accedere al proprio bonus cultura è necessario utilizzare delle credenziali strettamente personali, veicolate alla vostra utenza SPID. Dando a qualcun altro l’accesso al vostro bonus, dovrete necessariamente fornirgli quelle credenziali, dandogli così la possibilità di accedere a tutti i vostri dati sensibili e a tutte le vostre cartelle e richieste presso la Pubblica Amministrazione. Le vostre credenziali SPID servono a garantirvi un’identità digitale certificata, a cui le Pubbliche Amministrazioni possano fornire informazioni importanti e delicate. Condividerle con qualcuno, soprattutto se si tratta di uno sconosciuto, non è affatto una buona idea.

2) Libri… ma che genere di libri?

Va bene, leggere non vi piace. La narrativa non fa per voi, odiate la letteratura e la prof di italiano, nel tempo libero fate altro. Bene, che altro fate? Sicuramente avete una passione, qualcosa in cui volete diventare sempre più bravi; perché non studiarla? Investite nelle vostre passioni, comprate dei manuali anche solo per poi contestarli, capite cosa fate e come migliorare, accrescete le vostre competenze. Qualunque cosa facciate, qualcuno ha scritto un libro per spiegarvi come la fa, che sia meglio o peggio di come la fate voi. Scoprite nuovi punti di vista sulla vostra passione. E poi chissà… la maturità è vicina ed è il momento di scegliere una strada, avere gli strumenti giusti per farlo è un grandissimo vantaggio.

3) Cultura non vuol per forza dire libri

Siete proprio refrattari alla lettura e non volete saperne niente dei libri? Girare le pagine vi provoca una nausea simile al mal di mare, non sopportate l’odore dell’inchiostro sulla carta stampata, i font vi ricordano le tremende visite dall’oculista fatte alle elementari? Cultura non vuol dire solo libri: tra gli store convenzionati col MIUR c’è - ad esempio - ticketone, su cui potrete comprare il biglietto per qualsiasi concerto o spettacolo desideriate. Controllate inoltre tra le categorie di 18app: numerosi cinema hanno aderito all’iniziativa, e un anno di film gratis non è mica male.

4) Non solo mostre e musei, ma esperienze immersive e parchi archeologici

Come dicevo al punto precedente, cultura non vuol dire solo musei. Va detto in primo luogo che la modalità di fruizione dei musei ormai è molto cambiata, e non si può proprio dire che la sala dei re del Museo Egizio di Torino (che sembra uscita da una scena di stargate) o la Città della Scienza di Napoli siano noiosi, in più la scelta sul nostro territorio nazionale è enorme, e anche qui c’è di tutto per tutti, per cui ognuno ha la possibilità di trovare il museo adatto alle proprie passioni.
Oltre ai Musei classici, poi, il bonus vi da la possibilità di acquistare il biglietto d’accesso di numerosi Parchi naturali e archeologici, mete ideali per i vostri viaggi o per una gita fuori porta. 
Se poi non volete proprio mettere piede in un museo, perché non provare a entrare direttamente in un’opera? È ciò che permettono spettacoli come - ad esempio - la Van Gogh alive experience, in tour in giro per l’Italia. Questo e altre centinaia di spettacoli rientrano tra i prodotti acquistabili col bonus cultura.

5) Aiutare la mamma

Diamo spesso per scontato il sostegno economico dei nostri genitori, ma corrono tempi difficili e le spese di una famiglia con dei figli sono molto alte. Se proprio con la cultura non volete avere niente a che fare, potete sempre utilizzare il vostro bonus per aiutare i vostri genitori: comprare i vostri libri scolastici o quelli dei vostri fratelli potrebbe essere una buona idea, e spendereste il vostro bonus per una giusta causa. Oppure potreste regalare a vostra madre quella serie di dvd che le piace tanto. Ricordate che con le vostre credenziali SPID (le stesse che usate per entrare su 18app) potete entrare sul sito dell’INPS e tenere informati i vostri genitori sugli ammortizzatori sociali e le misure di sostegno alle famiglie garantite dal governo, richiedere gli appositi moduli e compilarli. Qualunque cosa scegliate di fare, aiutare la propria famiglia paga sempre.

6) I regali

Forse non ci avete proprio pensato, ma con questo bonus vi è stata data la possibilità di risolvere un annosissimo problema: quello dei regali! Non ci sono limiti a ciò che potrete trovare negli store online , e i regali con una valenza culturale sono sempre quelli che fanno fare una figura migliore.

Fonti per approfondimento:
https://www.18app.italia.it/BeneficiarioWeb/#/dove
www.inps.it