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La realtà virtuale può alleviare la sofferenze dei bambini malati di cancro

23/08/2018
Tommy Game - Realtà Virtuale
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La realtà virtuale sarà in futuro la più grande piattaforma social al mondo”. Era il 2016 e sul palco del Mobile World Congress, Mark Zuckerberg presentava il suo OculusVR con queste precise parole. E come scordare l’immagine che scelse di condividere su Facebook a margine dell’evento! Un pubblico intero immerso nella realtà virtuale delle proprie vite social mentre il fondatore di Facebook passeggiava accanto a loro mostrando alle telecamere un sorriso degno dei migliori cattivi dei film di fantascienza. È pur vero che la realtà virtuale non ha trovato posto nel solo mondo social; grazie a menti altrettanto brillanti è stata applicata in ambiti molto più interessanti ed utili. È il caso della medicina.

La realtà virtuale in ambito medico

Si, perché sulla realtà virtuale non hanno scommesso i soli player dell’ambito social ma anche quelli del mondo scientifico, che proseguono nella strada dell’innovazione digitale per offrire nuovi servizi ai propri pazienti. Molti i campi di applicazione possibili in ambito medico-sanitario, dalla riabilitazione motoria e cognitiva, alla terapia di disturbi psichiatrici fino ad arrivare all’apprendimento in contesti di realtà virtuale. Un caso molto interessante di applicazione della realtà virtuale in campo medico è quello della startup italiana Tommi.

Tommi: la realtà virtuale come supporto per i bambini malati

Cosa amano fare i bambini? La domanda ha una risposta abbastanza scontata: giocare o meglio ancora giocare con i videogiochi. Quello di Tommi, startup Made in Italy vincitrice della scorsa edizione della “Startup Competition” al Web Marketing festival di Rimini, è un progetto sviluppato tramite la tecnologia del cloud e della realtà virtuale; grazie all’utilizzo di un visore - Google DayDream - consente di trasformare la terapia in gioco, permettendo inoltre di monitorare costantemente i valori dei piccoli pazienti. Non si tratta di un vero e proprio dispositivo medico ma offre preziosi suggerimenti al personale medico riguardo i comportamenti motori e psicologici dei bambini malati di cancro. I principali obiettivi di Tommi sono dunque: - alleviare l’ansia e le sofferenze dei piccoli pazienti malati che spesso tendono a non collaborare con i medici o peggio a rifiutare la terapia; - raccogliere più dati possibili riguardo al comportamento psico-fisico dei piccoli pazienti. Dati molto utili per specialisti e medici che possono così monitorare, migliorare e personalizzare la terapia. Questo secondo obiettivo è possibile grazie al cloud che consente di analizzare, elaborare e visualizzare i dati in tempi rapidissimi e permette inoltre di condividerli in tempo reale con i medici. Il gioco è stato progettato per ridurre anche lo stress e la percezione del dolore nei parenti dei piccoli pazienti e per permette loro di giocare, anche a distanza, durante la terapia.