Magazine

Tutela ambientale e innovazione, l’importanza di rispettare i principi europei di sostenibilità

11/07/2023
Tutela ambientale e innovazione, l’importanza di rispettare i principi europei di sostenibilità
Enterprise
Aruba è la prima azienda italiana a ottenere la dichiarazione di verifica del Codice di Condotta per l’efficienza energetica dei data center, che garantisce il rispetto del DNSH.

Il Piano di Ripresa e Resilienza italiano è entrato nel vivo. Le progettualità concrete dovranno ora essere attuate dal prossimo biennio, per una verifica fattiva sul campo. In pochi sanno che, quando si parla di iniziative di tale portata, a livello nazionale vige un principio cardine, condiviso dagli Stati Membri dell’Unione Europea. Parliamo del “Do No Significant Harm” o DNSH, principio europeo del “non arrecare danno significativo all’ambiente”, adottato dall’Italia con la circolare n. 32 del 30 dicembre 2021 del Ragioniere Generale dello Stato. Un incipit fondamentale per accedere ai finanziamenti del Recovery and Reslience Facility (RRF) e che deve essere rispettato lungo tutta la fase di attuazione del PNRR. Ecco allora che tutte le misure inserite nei PNRR, che siano investimenti o riforme, devono essere conformi al principio DNSH.

Relativamente ai data center, la Commissione Europea ha istituito il Codice di Condotta per l’Efficienza Energetica dei Data Center (CoC), che segue le indicazioni dell’approccio DNSH, applicandole, per l’appunto, a queste specifiche infrastrutture per la loro natura energivora. L’attenzione è posta su come migliorare la domanda di energia all'interno del settore, aumentando la consapevolezza e raccomandando le best practice in termini di efficientamento energetico. Circa un anno fa, una ricerca aveva evidenziato che oltre il 90% dei data center della pubblica amministrazione italiana erano da chiudere per inefficienze energetiche. Risulta chiaro che, in tale quadro, le innovazioni anche infrastrutturali del PNRR sono di rilevanza fondamentale per la trasformazione digitale della PA, a partire dalle facility su cui si basa la sua attività.

In tale scenario, Aruba è la prima azienda italiana ad aver ricevuto la dichiarazione di verifica di conformità dei Data Center del campus tecnologico di Ponte San Pietro al CoC, a seguito dell’audit tenuto da un ente di verifica terzo, quale Bureau Veritas. In aggiunta, il Codice di Condotta contribuisce alla conformità ai requisiti del framework del Climate Neutral Data Center Pact (CNDCP), di cui Aruba è firmataria insieme ad altri provider europei, con l’obiettivo di rendere i data center neutri dal punto di vista climatico entro il 2030.

Bureau Veritas ha validato la conformità delle procedure e metodologie di calcolo per i Data Center dell’azienda, in riferimento ai valori di PUE, WUE, energia pulita, economia ed energia circolare indicati dal Patto. Ne consegue che Aruba, completando la certificazione della propria adesione al CNDCP, soddisfacendo i requisiti richiesti dall’applicazione della SRI (Self Regulatory Initiative) nella scadenza del 1° luglio, è già in linea con il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Patto per il 2030. Ad oggi, sono oltre 80 i firmatari – tra associazioni nazionali di settore e singoli operatori - ad aver sottoscritto l'iniziativa di autoregolamentazione finalizzata a una gestione più sostenibile del settore, fissando obiettivi misurabili per il 2025 e il 2030 nelle aree: efficienza energetica, energia in percentuali crescenti da fonti rinnovabili e carbon-free, conservazione dell’acqua, economia circolare, energia circolare. 

Concludendo, tornando al Codice di Condotta, la dichiarazione rappresenta la garanzia di conformità rispetto alle best practice del Codice, sviluppate a cura del Joint Research Centre europeo, che suddivide la certificazione per aree tematiche, tra cui utilisation, management and planning, IT, cooling, power, building e monitoring, con l’obiettivo di ridurre concretamente i consumi energetici delle infrastrutture.

Ma non solo: si pone un reale vantaggio competitivo per i clienti, che possono contare sul rispetto di uno dei principali requisiti previsti per i data center dal principio DNSH, ossia quello di tutela ambientale che le aziende sono tenute a osservare per poter accedere ai finanziamenti del PNRR. Rispetto del territorio, innovazione e ampliamento del business: direttrici che, sebbene sembrino in contrasto tra loro, rappresentano tasselli fondamentali di un nuovo modo, ragionato e consapevole, di pensare alla trasformazione digitale. 

Per ulteriori approfondimenti, leggi il White Paper “Data Center: il cuore del digitale sostenibile per l’innovazione delle organizzazioni".