Una startup con DNA accademico
ArubaKube nasce nel 2023 come spin-off del Politecnico di Torino, un’iniziativa imprenditoriale scaturita in ambito universitario per valorizzare competenze e tecnologie sviluppate nell’Ateneo. Il progetto prende vita grazie a un gruppo di ricercatori e il professor Risso del Politecnico, fortemente impegnati nel cloud computing e nell’open source. Nasce in modo organico all’interno del percorso di crescita di Liqo – un progetto open source creato nei laboratori del Politecnico – e si consolida grazie all’incontro con Aruba, che ne riconosce il potenziale strategico e investe nella creazione di un centro di eccellenza dedicato, dove fin dall'inizio ArubaKube si posiziona per quanto riguarda l’innovazione, integrandosi nel fertile tessuto tecnologico torinese già arricchito dalla presenza dell’Aruba Software Factory e di un ecosistema locale in forte sviluppo.
La sinergia con il Politecnico di Torino si traduce in una collaborazione continua che coinvolge ricercatori, docenti e studenti in progetti concreti di ricerca e sviluppo. Questo legame rappresenta uno dei tratti distintivi di ArubaKube: l’azienda è capace di portare sul mercato soluzioni d’avanguardia nate nei laboratori universitari, trasformandole in strumenti affidabili e scalabili per le imprese. Allo stesso tempo, l’ingresso di Aruba nel progetto ha conferito solidità industriale e una visione di lungo periodo, qualità fondamentali per affrontare sfide complesse come la sovranità tecnologica, l’automazione del cloud e la gestione multi-cluster.
Rendere il cloud più aperto e accessibile
Dalla sua fondazione, ArubaKube ha intrapreso un percorso guidato da un obiettivo chiaro: coniugare ricerca scientifica e applicazioni industriali per ridefinire i confini del cloud computing. Al centro di questa visione c’è il paradigma del
cloud continuum, un ecosistema cloud-native fluido e interconnesso in cui applicazioni e servizi possono muoversi liberamente tra ambienti diversi – dall’edge, al cloud, fino all’on-premise – ottimizzando agilità e utilizzo efficiente delle risorse. Parallelamente, ArubaKube mantiene un impegno costante verso l’adozione di tecnologie
open source, soluzioni sviluppate e distribuite con licenze aperte che ne permettono l’uso, la modifica e la condivisione da parte di chiunque. Questo approccio aperto accelera l’innovazione, favorisce la trasparenza dei sistemi e contribuisce a costruire un ecosistema tecnologico più equo e sostenibile, in cui le aziende non dipendono da un singolo fornitore ma possono personalizzare e governare in autonomia le proprie infrastrutture digitali.
La visione e l’impegno di ArubaKube non sono passati inosservati. Per il secondo anno consecutivo la giovane azienda torinese è stata insignita del
Premio America Innovazione – riconoscimento istituzionale conferito dalla Fondazione Italia USA alle 300 migliori startup e PMI innovative italiane – presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati. Coerentemente con la propria missione di ponte tra mondo accademico e industria, ArubaKube ha inoltre partecipato a due edizioni consecutive della
GARR Conference, presentando soluzioni all’avanguardia basate sul cloud continuum a supporto della ricerca scientifica. Questi traguardi confermano il ruolo di ArubaKube come attore credibile e apprezzato nell’ecosistema tecnologico nazionale.
Progetti chiave
La solida base di innovazione costruita da ArubaKube, corroborata da questi riconoscimenti, si riflette nei numerosi progetti di ricerca internazionali a cui l’azienda contribuisce – iniziative che spaziano dall’orchestrazione intelligente all’interoperabilità multicloud nel panorama cloud europeo. Tra i progetti chiave figurano:
- LIQO – il multicloud open source secondo ArubaKube. ArubaKube è infatti tra i principali contributori di Liqo, una piattaforma open source che consente di creare infrastrutture multicloud e multicluster aggregando in modo dinamico e trasparente risorse e servizi di diversi provider. ArubaKube partecipa attivamente allo sviluppo architetturale del progetto, contribuendo in particolare all’evoluzione del motore di orchestrazione multi-cluster e alle funzionalità per scenari enterprise. Nel 2024 è stata rilasciata la versione enterprise Liqo 1.0, progettata per ambienti complessi e altamente configurabili, che ha segnato un salto di qualità offrendo una soluzione modulare e scalabile e riducendo sensibilmente il rischio di vendor lock-in. Grazie anche al contributo di ArubaKube, Liqo continua a evolvere rapidamente ed è oggi adottato in numerosi Paesi al di fuori dell’Europa, a testimonianza del valore della proposta open source italiana nel contesto globale.
- MYRTUS – un nuovo paradigma per il continuum computazionale. Dal 2024 ArubaKube è partner del progetto europeo Myrtus (finanziato dal programma Horizon Europe), che mira a ridefinire i sistemi cyber-fisici integrando tecnologie edge, fog e cloud in un’infrastruttura di riferimento per l’orchestrazione dinamica multilivello. In questo contesto ArubaKube contribuisce allo sviluppo dell’architettura cloud-native del progetto, mettendo a disposizione la propria esperienza nell’orchestrazione distribuita e nell’integrazione con Kubernetes, con strumenti di progettazione interoperabile che semplificano la gestione dei workload su infrastrutture decentralizzate. Grazie a tali contributi, Myrtus promuove l’adozione di architetture aperte eliminando il vendor lock-in e ponendo grande attenzione all’efficienza energetica e alla sostenibilità. Con un consorzio di 14 partner in 8 Paesi, Myrtus rappresenta oggi una delle iniziative più ambiziose nel panorama europeo del computing continuum.
- FLUIDOS – edge intelligence in azione. Nell’ambito della prima Open Call del progetto europeo FLUIDOS, ArubaKube e il partner SMARTY hanno co-sviluppato DEAS (Drone to Edge Analytics Service), una demo che mostra come il framework FLUIDOS abilita l’offloading dinamico dei carichi di lavoro in ambienti 5G. In questo scenario, un drone dotato di algoritmi di intelligenza artificiale adatta in tempo reale l’esecuzione delle analisi video: decide se elaborare le immagini a bordo oppure delegare il calcolo al cloud in base alla qualità del segnale 5G disponibile. Questa flessibilità permette di ottimizzare le risorse e garantire prestazioni affidabili anche in movimento e con connettività variabile. La soluzione integra meccanismi di orchestrazione e monitoraggio progettati da ArubaKube, che analizzano in tempo reale la qualità della rete e adattano la distribuzione dei workload tra il drone e i nodi edge. Grazie a questa architettura intelligente e flessibile, la demo dimostra come sia possibile garantire continuità operativa anche con connettività instabile, ottimizzando l’uso delle risorse edge-to-cloud.
Prospettive future
In soli due anni ArubaKube è riuscita a diventare un punto di riferimento nell’ambito delle soluzioni cloud-native innovative, sostenibili e aperte, costruendo un ponte concreto tra ricerca accademica, industria e comunità open source. Guardando al futuro, l’azienda è impegnata a rafforzare il proprio ecosistema di partner internazionali, mantenendo sempre uno sguardo attento alla sovranità digitale e all’efficienza tecnologica. In quest’ottica, ArubaKube ha avviato lo sviluppo di un nuovo prodotto (nome provvisorio: LEP) pensato per rendere l’adozione del cloud continuum semplice e alla portata di tutti, sbloccando nuove risorse e opportunità di innovazione per le imprese.
Grazie alla collaborazione con il gruppo Aruba – ad esempio in progetti sull’intelligenza artificiale e sull’evoluzione dello stack cloud – e a un team in costante crescita, ArubaKube può contare su solide basi per portare queste innovazioni dal laboratorio al mercato. L’azienda prevede inoltre di ampliare ulteriormente la propria partecipazione ai programmi di ricerca europei, continuando a tradurre il know-how maturato in servizi ad alto valore aggiunto per clienti e partner. In definitiva, la visione di ArubaKube rimane quella di un cloud continuum sempre più aperto, interoperabile e su misura delle esigenze delle organizzazioni, dove l’innovazione è accessibile e la libertà di scelta è garantita a sviluppatori e aziende.