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​APE Volontario: come accedere ai prestiti a garanzia pensionistica tramite SPID

29/08/2018
​APE Volontario: come accedere ai prestiti a garanzia pensionistica tramite SPID
Privati
Uno degli strumenti più interessanti introdotti con la legge di Bilancio del 2017, attivo in via sperimentale fino al 31 dicembre 2019, è il cosiddetto APE Volontario, una misura che permette di disporre di un assegno mensile, integrativo o in sostituzione allo stipendio, per 3 anni e 7 mesi prima della pensione ordinaria. Sebbene prevista – almeno sulla carta – a partire dal 1 maggio 2017, la novità è di fatto attiva solo dal 13 febbraio 2018, ovvero da quando è stata regolata dalla circolare INPS 28/2016.

In cosa consiste l’APE Volontario? 

L’APE – o Anticipo finanziario a garanzia pensionistica – è a tutti gli effetti un prestito bancario che ogni cittadino in possesso dei requisiti potrà chiedere accedendo al portale dell’INPS utilizzando le proprie credenziali SPID di secondo livello. All’interno dello stesso si potranno inviare le pratiche in maniera completamente digitale, senza necessità di recarsi di persona agli sportelli.
Possono accedere a questa particolare forma di prestito tutti i lavoratori iscritti a una qualsiasi forma di previdenza pubblica obbligatoria, sostitutiva o esclusiva (parliamo quindi di una misura trasversale, accessibile dai dipendenti pubblici e privati così come da lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata) che abbiano maturato almeno 20 anni di contributi, abbiano compiuto almeno i 63 anni di età e il cui ingresso al regime obbligatorio di pensione non disti più di 3 anni e 7 mesi dalla data della richiesta.
È evidente come l’APE rappresenti una misura studiata e riservata a quella fascia ristretta di popolazione prossima alla pensione che sia in cerca di una forma di credito sicura, garantita e commisurata alle proprie capacità.

Come funziona l’APE Volontario?

Il prestito a garanzia pensionistica permette di ricevere un importo mensile per un minimo di 6 mesi fino a un massimo di 43, ovvero la maturazione del diritto alla pensione, il cui importo – stabilito dal cittadino – va dai 150€ (il minimo esigibile) a una quota variabile a seconda della durata dell’anticipo dal 75% al 90% della pensione netta maturata al momento in cui viene fatta richiesta. Le somme vengono erogate mensilmente e – particolare molto interessante – non concorrono al reddito ai fini dell’IRPEF. Attenzione però a non scambiare l’APE per un prestito a fondo perduto: di fatto le somme richieste in prestito verranno poi ammortate in un piano ventennale e trattenute direttamente dall’INPS su ogni mensilità ricevuta della pensione o fino all’estinzione anticipata del prestito. 
Secondo le proiezioni, che è possibile fare in completa autonomia tramite il simulatore APE presente sul portale INPS, la riscossione dell’importo massimo inciderà sulla pensione di circa il 15-20% della pensione netta.
Uno dei vantaggi principali dell’APE è di essere completamente sicuro: grazie agli accordi presi tra i ministeri interessati, le banche (rappresentate dall’ABI) e le assicurazioni (rappresentate dall’ANIA), le cifre erogate sono assicurate contro il rischio di morte prematura del richiedente, proteggendo di fatto i superstiti che non subiranno alcuna penalità dal momento che il debito residuo verrà corrisposto dalle assicurazioni.

Come richiedere l’APE

Per poter richiedere il prestito a garanzia pensionistica è necessario accedere al portale INPS e disporre di credenziali di identità digitale di secondo livello disponibili tramite il servizio Aruba SPID ed essere in possesso dei requisiti come indicati sulla pagina dedicata sul sito INPS. Prima di effettuare la domanda vera e propria è necessario comunque farsi rilasciare la certificazione che attesti il possesso dei requisiti, nella quale verranno indicati anche gli importi minimi e massimi ottenibili dal lavoratore. 
Solo a seguito dell’avvenuta certificazione sarà possibile accedere con le proprie credenziali SPID al servizio APE Volontario - Domanda di anticipo finanziario a garanzia e perfezionare la domanda.
Ancora una volta il portale INPS si dimostra in linea con il progetto di informatizzazione dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), che ha lo scopo di promuovere la digitalizzazione e l’innovazione della Pubblica Amministrazione, garantendo il pieno accesso ai servizi e alle informazioni tramite l’utilizzo del Sistema Pubblico di Identità Digitale SPID.