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Il virtual private cloud accelera la trasformazione digitale delle imprese

01/08/2019
Il private cloud accelera la trasformazione digitale delle imprese
Enterprise
La trasformazione digitale sta modificando radicalmente il modo di lavorare delle imprese, aprendo le porte alla flessibilità e introducendo i benefici dell’accesso ai dati. (Leggi questo articolo se vuoi approfondire il concetto di digital transformation)
Per poter operare e competere in modo dinamico in un mercato in continua evoluzione, le aziende possono infatti contare su mezzi, soluzioni e infrastrutture che, oggi, più che in passato, possono realmente essere progettate su misura per uno specifico campo d’impiego.
Il risultato? Il progressivo abbandono di architetture legacy e l’adozione di sistemi smart, che rispondono alle richieste dei mobile workers, ma anche al board, per il recupero veloce di informazioni sempre più cruciali nelle strategie di business.
In questo contesto, il cloud è stato sdoganato da più parti quale abilitatore e protagonista del cambiamento; una piattaforma trasversale, capace di accelerare attività e cicli di lavorazione e gestione in qualsiasi contesto.

La tecnologia aiuta dunque imprese e società di ogni dimensione e il percorso di adozione digitale può essere insidioso e costellato di difficoltà se non si sceglie il giusto partner e non si ponderano attentamente le attività da mettere in campo. Al tempo stesso il percorso digitale non può essere escluso nel processo di evoluzione delle aziende, pena il costante rallentamento del business e l’incapacità di reggere il passo con la concorrenza.

Proprio per questo, oltre ad avere coscienza del lavoro da sviluppare, è essenziale selezionare servizi, infrastrutture e soluzioni proposti da provider forti e affidabili nel tempo. Lo sanno bene le realtà che operano sui mercati verticali in cui la richiesta di ridotti tempi di reazione e trasformazione è costante e fattore chiave per supportare la competitività.

Flessibilità, sostenibilità e sicurezza 

Il cloud offre tutto questo e può rappresentare il salto di qualità per molte aziende, tra cui anche le più piccole e con budget più limitati. Sostituire gradualmente processi e servizi completamente basati su infrastrutture on-premise porta sensibili vantaggi sul piano della protezione del dato e sulla disponibilità dello stesso. La migrazione porta con sé un marcato irrobustimento delle specifiche hardware e software: un data center di un primario provider è infatti molte volte più sicuro e affidabile rispetto alla maggioranza dei data center nei locali delle sedi aziendali.

Per esempio, esternalizzare funzionalità come il backup e attività di disaster recovery permette di aumentare la resilienza delle imprese e di renderle più propense ad assorbire eventuali blocchi parziali che spesso investono i sistemi informativi in-house.

Il cloud privato

Se, dunque, il cloud offre potenzialità e risorse (quasi) infinite, cos’altro è importante considerare in vista di una migrazione o di un aggiornamento dei propri servizi? Quando è necessario valutare un approccio legato al cloud privato?

Un cloud privato è costituito da risorse di calcolo usate esclusivamente da un'azienda o un'organizzazione. Può essere situato fisicamente nel data center locale dell'organizzazione oppure può essere ospitato da un provider di servizi. In un cloud privato i servizi e l'infrastruttura vengono sempre gestiti in una rete privata e l'hardware e il software sono dedicati esclusivamente a una specifica entità. In questo modo un cloud privato può semplificare la personalizzazione delle risorse da parte di un'organizzazione per soddisfare requisiti IT specifici. I cloud privati vengono usati spesso da agenzie governative, istituti finanziari e altre organizzazioni di medie e grandi dimensioni, per operazioni cruciali che richiedono un controllo avanzato sul proprio ambiente.

I vantaggi primari di questo tipo di servizio includono la grande flessibilità degli ambienti a disposizione e la possibilità di personalizzazione per soddisfare specifiche esigenze. Lo stesso vale sotto il profilo della sicurezza, che è ulteriormente ottimizzata, dato che le risorse hardware/software non sono in alcun modo condivise con altri utenti. È di fatto possibile abilitare superiori livelli di controllo e di sicurezza. In termini di scalabilità, i cloud privati offrono in ogni caso un ampio range di possibilità di sviluppo e un’efficienza paragonabile a quella del cloud pubblico.

Come altri fornitori di servizi cloud, Aruba qualifica la propria offerta attraverso differenti soluzioni configurabili durante e dopo l’acquisto. Nel processo di spostamento nel cloud le aziende e i reparti IT hanno bisogno di un supporto fattivo e di esperti e tecnici. Proprio per questo, e per trovare la soluzione ideale per ciascuna azienda (soprattutto quelle alle prime armi nel mondo cloud), Aruba affianca un team di ingegneri specializzati e si pone come stakeholder tecnologico.

Il Virtual Private Cloud Aruba è un servizio IaaS che permette la creazione di Virtual Data Center (VDC) con server virtuali, firewall e reti. Tutte le risorse sono a uso esclusivo del cliente e possono essere rimodulate in tempo reale tramite la piattaforma di virtualizzazione VMware vCloud Director basata su VMware vSphere.

Gorent e Aruba

Proprio l’agilità e la robustezza del Virtual Private Cloud Aruba hanno facilitato la transizione digitale di Gorent, fornitore di veicoli per la raccolta dei rifiuti e l’igiene urbana, una realtà che vanta la flotta mezzi più grande in Italia.
L’azienda, che conta oltre 100 clienti di grosso calibro, 860 mezzi e due filiali all’estero, sta vivendo un momento di forte espansione. 

Per avere un’infrastruttura capace di supportare la crescita in atto, Gorent ha scelto il cloud e la collaborazione di Aruba Enterprise
Per semplificare la comunicazione tra gli uffici è stato richiesto un immediato accesso alle informazioni dalle sedi estere e la possibilità, da parte dei dipendenti, di potersi collegare ovunque ai sistemi centralizzati.
Non ultimo, Gorent ha valutato il passaggio al cloud di Aruba per razionalizzare la spesa e ottimizzare la gestione dei budget; ma anche per attivare soluzioni di disaster recovery in adempimento alle prescrizioni previste dal D.lgs 231/2001 e dal GDPR.