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Fattura elettronica cointestata: quando emetterla?

12/10/2023
Fattura elettronica cointestata: quando emetterla?
EnterprisePMIProfessionisti
Un problema di ampio rilievo pratico-operativo riguarda la possibilità (o meno) di emettere una fattura elettronica “cointestata”, nel caso in cui i committenti siano più di uno. In tale situazione, si aprono due scenari, in base alla figura del destinatario: soggetto passivo (operazione B2B) oppure privato (B2C). Sul tema si è espressa anche l’Agenzia delle Entrate, che ha fornito alcuni chiarimenti, volti a rendere la procedura di emissione della fattura elettronica il più lineare possibile.

Di cosa si tratta

I motivi che spingono all’emissione di una fattura elettronica “cointestata” sono molteplici e collegati alla quotidianità. Infatti, in caso di prestazioni rese da un professionista, che sia un avvocato, un ingegnere, un commercialista, piuttosto che un notaio o un geometra, può accadere che, lato committente, troviamo non un singolo soggetto, ma due o più persone, che hanno posizioni fiscali distinte e autonome (partite IVA o codici fiscali differenti). La pluralità dei clienti, relativa a una determinata attività (si pensi, alle pratiche successorie, piuttosto che a quelle inerenti alla sfera degli immobili intestati a più comproprietari), comporta un’attenta analisi circa le modalità di fatturazione, siccome si pone il problema relativo all’emissione della fattura in formato elettronico ai vari clienti.
 
Quindi, la questione che si pone è se si possa (o no) emettere una fattura “cointestata” a più soggetti (ad esempio, il commercialista potrà emettere la fattura intestata ai due clienti?).


Qui la strada si divide: la fattura cointestata è possibile esclusivamente se l’attività, che sia una cessione di beni o una prestazione di servizi, è rivolta a un privato (il cd. B2C).
In caso contrario, ossia se i destinatari delle prestazioni o delle cessioni sono dei soggetti passivi, non sarà consentita l’emissione di una fattura elettronica intestata a entrambi.

Come compilare una fattura “cointestata”?

Qualora ci si trovi nella situazione di dovere compilare una fattura elettronica “cointestata”, è necessario indicare entrambi i soggetti oppure è sufficiente riportarne solo uno?
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che non sarebbe plausibile l’emissione di una fattura “cointestata” verso cessionario/committente soggetto passivo IVA (B2B).

Fattura elettronica “cointestata”
Cessionario/committente soggetto passivo IVA (B2B) La fattura elettronica va intestata a un solo soggetto

    
Invece, nel caso di una fattura emessa nei confronti di un cessionario/committente non soggetto passivo (B2C), la compilazione della sezione Identificativi Fiscali andrà effettuata riportando i dati di uno solo dei soggetti (risoluzione 5 luglio 20217, n. 87/E, p. 8).
L’indicazione dell’altro soggetto potrà essere inserita nel campo a descrizione libera, ove si inseriranno il codice fiscale, nonché i dati di costui.

Fattura elettronica “cointestata”
Cessionario/committente soggetto passivo IVA (B2B) Non è plausibile l’emissione di fattura elettronica cointestata
Cessionario/committente non soggetto passivo IVA (B2C) Indicazione dei dati di uno solo dei soggetti

Possibili criticità

Come indicato, in caso di pluralità di committenti/destinatari, la fattura elettronica non potrà essere cointestata. Le indicazioni fornite proprio dall’Agenzia delle Entrate (risoluzione n. 87/E del 2017) hanno, appunto, chiarito che per l’emissione di una fattura cointestata sarà necessario inserire i dati di uno solo dei soggetti contraenti all’interno del campo “Identificativi fiscali” o nell’intestazione di fattura, nel campo del committente/cessionario, in quanto il Sistema di Interscambio (SdI), durante la fase dei controlli, non è in grado di riconoscere l’intestazione multipla. Gli eventuali e ulteriori cointestatari dovranno, quindi, essere indicati in uno dei campi opzionali a descrizione libera, che non sono sottoposti ai vari controlli del SdI, quali, ad esempio, il corpo della fattura.
 
Pertanto, l’emissione di una fattura elettronica cointestata non è propriamente consentita e non esiste alcuno specifico formato né indicazione di ordine pratico dell’Amministrazione finanziaria.

Quali soluzioni?

Come anticipato, per ovviare a tale problematica, si potranno adottare due soluzioni:
  1. frazionare la fatturazione tra coloro che sono interessati;
  2. indicare quale destinatario della fattura uno solo dei soggetti, indicando gli altri o l’altro cointestatario in uno degli altri campi opzionali a descrizione libera, non sottoposti al controllo automatizzato del SdI.

In ogni caso, qualunque sia la scelta operata da colui che emette la fattura, la stessa risulterà valida ed efficace per l’Agenzia delle Entrate, con la conseguenza che non potrà essere scartata dal SdI.


A cura di Wolters Kluwer