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Fattura Elettronica europea a favore della PA: quali novità?

25/08/2023
Fattura Elettronica europea a favore della PA: quali novità?
EnterprisePMIProfessionisti
Recentemente, sono state aggiornate le regole tecniche per l’emissione delle fatture elettroniche europee verso la Pubblica Amministrazione. L’Agenzia delle Entrate è intervenuta in tema di mappatura e sui meccanismi di traduzione tra il formato cd. UBL (Universarl Business Language) e quello Fattura PA. Con la nuova versione, la fattura elettronica viene resa sempre più aderente agli standard UE.

Il 15 maggio 2023, l’Agenzia delle Entrate ha aggiornato le cd. “Regole tecniche relative alla gestione delle fatture di cui all’art. 3, comma 1, d.lgs. 148/2018” - in tema di obbligo di ricezione ed elaborazione delle fatture elettroniche negli appalti pubblici - rilasciando la versione 2.3, che prevede l’inserimento di ulteriori e nuovi aggiornamenti delle regole di mappatura e di traduzione in Fattura PA.
In buona sostanza, sono descritte le regole del processo di ricezione, controllo e inoltro delle fatture:
  • in formato UBL (Universal Business Language) o CII (Cross Industry Invoice) provenienti dall’estero (Cross Border) e
  • in formato UBL personalizzato Italia all’interno del territorio nazionale (Domestic).

Come trasmettere le e-fatture?

Sono indicate le regole per l’emissione e la trasmissione attraverso SdI di una fattura elettronica, nei casi in cui si adotti uno dei formati previsti dalle norme sulla fatturazione elettronica negli appalti pubblici (espressa con le sintassi UBL o CII), secondo le regole del modello semantico europeo, e di quelle introdotte con le CIUS-IT.

Il complesso delle regole e dei controlli aggiuntivi, così composto per le fatture “domestic, garantisce la conformità della fattura al sistema fiscale italiano.
Qualora l’emittente abbia scelto la firma elettronica qualificata, come strumento per garantire l’autenticità e l’integrità (Dir. 13 luglio 2010, n. 2010/45/UE), dovranno essere utilizzati i seguenti tipi di firma:
  • CAdES-BES (CMS Advanced Electronic Signatures) con struttura aderente alla specifica pubblica ETSI TS 101 733 V1.7.4, così come previsto dalla normativa vigente in materia, a partire dal 1° settembre 2010;
  • XAdES-BES (XML Advanced Electronic Signatures) con struttura aderente alla specifica pubblica ETSI TS 101 903 versione 1.4.1, così come previsto dalla normativa vigente in materia, a partire dal 1° settembre 2010; nell’ambito del formato di firma XML, l’unica modalità accettata è quella “enveloped”.

Nomenclatura del file da trasmettere

La nomenclatura del file da trasmettere al SdI rimane invariata rispetto a quella prevista nelle specifiche tecniche, così come la differenziazione che riguarda il valore da attribuire al cd. “codice paese”:
 
codice 
paese
identificativo univoco 
del soggetto trasmittente
progressivo 
univoco del file


In particolare, il “codice paese”, composto sempre da due caratteri, non deve essere un codice espresso secondo lo standard ISO 3166-1 alpha-2 code, ma assume uno dei seguenti valori di default:
 
II  Fatture in formato CII
UB Fatture in formato UBL
 

Procedura di invio fattura al SdI


Infografica 2-Fattura-Elettronica-europea-a-favore-PA2.png

Il quadro in Italia

Lo SdI italiano riceve tutte le fatture dirette alla PA nazionale da fornitori europei, traducendo così quelle prodotte in UBL e CII nel formato XmlPA e inoltrandole alle Amministrazioni destinatarie, unitamente alla fattura originale.

Le fatture elettroniche che non rispettano le regole del CIUS verranno scartate e considerate come non emesse.

Quindi, il meccanismo di traduzione andrà a offrire un sistema di maggiore garanzia del passaggio verso le nuove norme in tema di fatturazione elettronica tra Paesi UE e di DRR (Digital reporting) Vida (Vat in the digital age), che sarà a regime dal 2024 al 2028 (in fase di approvazione UE).

Quindi, sia la fattura elettronica, che il report dovranno essere generati nei formati UBL o CII.

Al contempo, gli intermediari tecnologici potranno gestire, per il proprio cliente, i formati e, quindi, emettere il relativo documento, traendo direttamente dai gestionali le informazioni fiscali di riferimento.

A cura di Wolters Kluwer