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Ecco come la produzione di video con l’AI porterà la tua piccola azienda a diventare grande

16/05/2024
Produzione di video con l’AI
PMIPrivatiProfessionisti
Tra le grandi promesse che l’intelligenza artificiale generativa ha già cominciato a trasformare in realtà, ce n’è una che sembra provenire direttamente dalla fantascienza ed è capace di lasciare a bocca aperta anche chi, fino a non molto tempo fa, non avrebbe scommesso un centesimo sul raggiungimento di certi traguardi: stiamo parlando dell’applicazione dell’AI nella produzione di video.

Se a questo aggiungiamo l’enorme capacità persuasiva delle immagini animate nell’aumentare il coinvolgimento degli utenti e incrementare le performance delle attività di promozione e vendita con gli strumenti digitali, è facile comprendere come uno strumento che opera come - e in qualche caso anche meglio - un essere umano possa portare benefici a un’azienda, portandola a compiere un balzo verso l’alto di enorme portata.
 
Prima di buttarsi a capofitto nello straordinario mondo del video generati da una macchina adeguatamente istruita, è necessario definire di che cosa si tratta esattamente e in che modo si differenziano dai video tradizionali. In sostanza, i video generati dall'intelligenza artificiale vengono creati utilizzando algoritmi che analizzano vari dati in ingresso, quali testo, immagini e audio, per produrre un risultato video.
 
A differenza dei video tradizionali, che richiedono un ampio contributo umano, i video generati dall'intelligenza artificiale sono più rapidi ed economici da produrre. Inoltre, hanno la capacità di creare un'esperienza coerente con il brand grazie a modelli precostituiti e altamente personalizzabili.

I principali passaggi per creare video con l'intelligenza artificiale

Che si tratti di un video esplicativo, di una demo di prodotto o di un tutorial, una chiara comprensione del video che si vuole realizzare è il primo e imprescindibile passaggio per portare l’azienda che ne beneficerà a compiere il desiderato salto di qualità sotto il profilo visuale.
 
Dopo aver individuato la giusta strategia, arriverà il momento di scegliere uno degli strumenti di generazione di video AI based. Sul mercato, la disponibilità di prodotti di questo tipo è già molto corposa e, come sempre, la soluzione perfetta è quella che soddisfa meglio le proprie necessità e che ben si accorda con il budget che si è deciso di allocare.
 
Le fasi successive non si discostano molto da quelle che caratterizzano le normali attività preliminari al montaggio con un qualsiasi software di video editing, soprattutto con quelli che permettevano di generare video in automatico anche senza fare ricorso all’AI come la conosciamo oggi.
 
Il primo step sarà, dunque, quello dello scouting delle risorse necessarie a produrre l’output che si è pianificato: a seconda del tipo di video che si desidera creare, occorrerà dedicare la giusta quantità di tempo per la raccolta delle immagini, dell’audio, del testo e di qualsiasi altra risorsa necessaria.
 
Dopo aver inserito tutto ciò che è stato raccolto nel tool di creazione, si potrà procedere con la selezione del modello di video che l’applicazione proporrà e attendere che quest’ultima rilasci l’anteprima del prodotto creato.
 
Effettuate le necessarie modifiche, e dopo aver verificato che il risultato sia soddisfacente, il video sarà pronto per essere esportato e inserito o condiviso sui media aziendali o su quelli esterni.
 
Dopo aver familiarizzato adeguatamente con l’acquisizione delle risorse e con l’uso degli strumenti AI specifici, i tempi saranno maturi per compiere un ulteriore passo, quello verso un livello di raffinatezza successivo, cercando di perseguire con tutti i mezzi possibili la qualità e, quindi, poter contare su una maggiore efficacia e una migliore conversione per il brand.

Generare video con l’AI a partire da altre risorse

Accanto alla modalità di generazione AI tradizionale, esistono anche metodi più avanzati, attualmente a uno stato più rudimentale, ma soggetti a una progressione così rapida e costante da poter supporre che nel giro dei prossimi mesi potremo vedere risultati oggi difficilmente ipotizzabili.
 
Il più maturo è quello che viene definito “video to video”, e che consiste nel poter generare un nuovo video a partire da una risorsa visuale già esistente, applicando al prodotto che ci si aspetta di ottenere lo stile di un altro video utilizzato come input.
 
Tuttavia, l’evoluzione più attesa è quella che viene oggi definita text-to-video, dal testo al video in linea con le omologhe molto più mature, dove il prompting (l’inserimento in linguaggio naturale delle istruzioni che la macchina utilizzerà per la composizione del suo output) genera un codice software (text-to-code), un altro testo (text-to-text), o un’immagine (text-to-image).

Nel caso del video, la piattaforma di AI generativa non avrà bisogno di ricevere risorse selezionate dall’azione umana, bensì provvederà essa stessa a ricavarle in autonomia dalla Rete o da altre fonti, secondo le indicazioni sul risultato che si desidera ottenere e produrrà un risultato che sarà poi possibile migliorare in un processo di inserimento di continue nuove informazioni al prompt.

Va detto però che, al momento i risultati sono ancora ben lontani dal poter essere considerati al di sopra di una soglia minima di soddisfazione.


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