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Ridondanza informatica e scelta del RAID

21/04/2020
Ridondanza informatica e scelta del RAID
PartnerPMIProfessionisti
La ridondanza è l’esistenza di più strumenti dedicati ad una specifica funzione, organizzati in modo tale che un problema riguardante uno solo di essi non possa determinare il malfunzionamento generale dell’intero sistema. Un sistema informatico mantenuto in stato di ridondanza, deve essere capace di fare un duplicato di specifiche funzionalità in modo da garantire la stabilità del servizio nel caso in cui si verifichi un malfunzionamento del componente principale.

Comunemente la ridondanza viene prodotta a livello hardware attraverso la replicazione dei componenti che eseguono contemporaneamente copie dello stesso programma.
In sostanza se l'hardware subisce un danno, grazie alla replicazione del componente è possibile risolvere il problema in breve tempo.

La scelta del RAID corretto

Un tipo di ridondanza che mostra di avere buone prestazioni e altrettanto valide caratteristiche di affidabilità a livello hardware per un server è la configurazione RAID, acronimo di Redundant Array of Independent Disks. Con questa tecnica vengono suddivisi i dati tra diversi dischi presenti, così da aumentare le prestazioni, la sicurezza e la tolleranza rispetto a eventuali malfunzionamenti.
 
Esistono diverse tipologie di RAID di base, che vanno dal livello 0 al livello 7, inoltre ci sono anche le tipologie RAID annidate, cioè tipologie RAID di base combinate tra di loro così da ottenere il massimo rendimento possibile.
 
Il RAID di livello 0, distribuisce i dati in blocchi uguali ognuno dei quali viene poi scritto su un disco diverso.
Nel RAID di livello 1 i dati vengono scritti sul disco primario e successivamente vengono replicati su uno o più dischi secondari. Il RAID di livello 1 riesce a garantire una buona tolleranza contro eventuali guasti, in questo caso infatti se si danneggia un disco basta sostituirlo per ripristinare i dati persi.
La configurazione RAID di livello 5 è la più indicata per qualsiasi utilizzo, infatti oltre ad un aumento delle prestazioni, si riesce ad ottenere anche una maggiore sicurezza dei dati.
Il funzionamento del RAID di livello 6 è molto simile a quello di livello 5, tuttavia quello di livello 6 usa due blocchi di parità per ogni blocco di dati anziché uno solo, così da resistere al guasto contemporaneo di due dischi.
Nelle applicazioni professionali una delle configurazioni più usate è il RAID di livello 1 in quanto consente di creare una copia di tutto quello che viene memorizzato sull'hard disk primario in un hard disk secondario.

Creare server ridondanti

Alcuni servizi server mettono in pratica tecniche di ridondanza per garantire soprattutto la continuità del servizio.
Se un componente del server smette di funzionare e il servizio non è più disponibile per un certo periodo di tempo, le ripercussioni sul business - specialmente per un e-commerce - potrebbero essere importanti. Con le tecniche di ridondanza applicate ai servizi server si cerca di limitare al minimo il tempo per il quale un sito risulta offline. In questa ottica potrebbero interessarti i servizi di business continuity messi a disposizione da Aruba Business che trovi in questa pagina.

 

Nas contro RAID, come funzionano

I NAS o Network Attached Storage (letteralmente archiviazione collegata alla rete) sono dispositivi di archiviazione che permettono di memorizzare e condividere dati attraverso una rete a cui è possibile accedere da casa e dall’ufficio. Attraverso un router infatti, tutti i dispositivi collegati possono accedere ai dati memorizzati negli hard disk.
I NAS hanno diversi vantaggi, ad esempio rappresentano una soluzione economica e ampliabile per tutti quegli utenti che hanno bisogno di dispositivi di archiviazione condivisa in rete in casa o in ufficio. Inoltre l'architettura NAS permette di ampliare la capacità di memoria sulla rete senza aggiornamenti e/o sostituzioni dei server esistenti.

Ridondanza e backup per gli e-commerce

I backup e gli schemi di ridondanza sono entrambi metodi di protezione dei dati.
Come abbiamo già accennato, chi gestisce un e-commerce ha la necessità di garantire la raggiungibilità del sito web in qualsiasi momento e un guasto al server può rappresentare un danno ingente per il business facendo perdere diversi ordini.
Per questo motivo chi decide di concentrare tutto o parte del proprio business on line, deve affidarsi a un server ridondante, capace di garantire la continuità del servizio in caso di malfunzionamenti od operazioni di manutenzione.
 
La differenza tra un backup del server e un server ridondante è che il backup consente di ripristinare uno o più file del sito web in caso vengano danneggiati o persi accidentalmente, mentre la ridondanza serve ad evitare che il sito web subisca una fase di oscuramento definita “down” del server, perché in caso un disco si fermi, se ne attiva subito un altro con dentro le stesse informazioni.
La ridondanza quindi è un metodo di protezione dei dati contro il guasto del disco rigido, tuttavia questa non deve essere l’unica ancora di salvezza per un e-commerce, che dovrebbe sempre salvaguardare i propri dati anche con sistemi di backup.
Attraverso il backup si ottiene una copia di tutti i dati che in caso di problemi come quelli presi in esame fin qui, possono essere ripristinati facilmente e in breve tempo garantendo la continuità del servizio e-commerce.