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Vuoi cambiare il dominio del tuo sito? Ecco come fare senza danneggiare la SEO

18/10/2023
Ottimizzare la presenza organica della propria attività online è uno degli imperativi categorici di ogni azienda, poiché apparire nella prima pagina dei risultati di un motore di ricerca - le cosiddette SERP - significa guadagnare visibilità, attirare clienti e aumentare le entrate. Si tratta di un interessante circolo virtuoso raggiungibile attraverso l'implementazione di una strategia SEO (Search Engine Optimization) completa.
 
Trattandosi della base di tutte le pagine web del vostro sito, il nome di dominio è intimamente legato alla strategia che punta a migliorare la SEO. Tuttavia, possono verificarsi diversi casi in cui si ha l’esigenza o si desidera cambiare il nome di dominio del proprio sito. Può trattarsi di una fusione o di un'acquisizione, di una nuova identità del marchio, di una diversa designazione del dominio o della scelta di un nome che sia naturalmente meglio ottimizzato per il posizionamento sui motori di ricerca.
 
Di conseguenza, quando si procede a questo genere di cambiamento è necessario essere sicuri di non perdere il lavoro fatto per ottimizzare il posizionamento del sito. Di seguito, alcuni consigli per limitare l'impatto.

Mantenere lo stesso proprietario

Quando si registra un nome di dominio, vengono richieste diverse informazioni di contatto, in particolare il nome del suo proprietario. Alcune di queste informazioni si riflettono poi nel Whois, la "rubrica" online che centralizza le informazioni relative ai contatti dei nomi di dominio e agli indirizzi IP. Il Whois è particolarmente utile per verificare la disponibilità di un dominio o per determinare chi è il proprietario di un nome di dominio.
 
I bot dei motori di ricerca indicizzano regolarmente queste informazioni. Poiché la durata della registrazione di un nome di dominio influisce sul posizionamento di una pagina web, è nel vostro interesse cercare di mantenere lo stesso proprietario. In questo modo, Google non lo considererà un nuovo sito, non riscontrando così alcuna conseguenza in termini di posizionamento.

Creare una mappa del sito e renderla disponibile ai motori di ricerca

La presenza organica dipende dai criteri di Google relativi al ranking. In altre parole, per essere classificati, è necessario seguire le regole dell'algoritmo di Google, che comprende un'ampia varietà di elementi costitutivi del sito ed è in costante evoluzione.
 
La sitemap, ovvero la mappa del sito web, fa parte di questi ultimi. Si tratta, in sostanza, di un documento XML che gerarchizza le risorse e i contenuti collegati ad ogni pagina e che svolge un ruolo importante poiché consente ai motori di ricerca di indicizzarle tutte.
 
Di conseguenza, quando si cambia nome di dominio, è importante creare (o aggiornare) la sitemap e assicurarsi che venga comunicata ai motori di ricerca in modo da accelerare l'indicizzazione delle nuove URL. Questo processo si può svolgere mediante la Google Search Console.

Creare reindirizzamenti 301 alle nuove pagine

Per mantenere il posizionamento, i bot dei motori di ricerca devono sapere dove trovare i contenuti delle vecchie URL. In questo caso i reindirizzamenti 301 (chiamati anche permanent web forwarding) sono estremamente preziosi, in quanto consentono di collegare ogni pagina del sito precedente alla pagina corrispondente del nuovo sito.
 
In questo modo, i motori di ricerca vengono informati che il contenuto precedente è stato spostato su una nuova pagina e ciascuna di esse sarà, quindi, indicizzata al posto di quelle vecchie, consentendo di mantenere la popolarità acquisita.

Creare un elenco di tutte le pagine ad alto rendimento

Per preservare la SEO è necessario conservare le URL ad alte prestazioni questo assioma vale in qualsiasi riprogettazione, con o senza un nuovo marchio e un nuovo dominio. Come farlo? Confermando che il nuovo sito ha pagine corrispondenti per ciascuna delle pagine ad alto posizionamento e il traffico organico del vecchio sito, nonché che il contenuto di queste pagine è altrettanto pertinente e focalizzato sulle parole chiave come il precedente.

Aggiornare i backlink

Un altro criterio preso in considerazione da Google per l'indicizzazione delle pagine è il grado di fiducia attribuito a ciascuna pagina. I backlink, cioè i link che provengono da altri siti, danno ai motori di ricerca una misura di questa fiducia. È fondamentale, quindi, contattare i siti che vi hanno linkato e chiedere loro di aggiornare questi backlink con la nuova URL con il vostro nuovo nome di dominio.
 
Se avete molti backlink, date priorità ai link provenienti da siti con alti livelli di autorità, che avranno il maggiore impatto sul posizionamento. Un backlink non aggiornato genererà un errore 404 che, a sua volta, causerà un calo del ranking.

Informare Google del cambio di nome di dominio

Infine, poiché Google svolge un ruolo importante nel posizionamento organico del sito, è generalmente buona norma tenerlo sempre informato sui cambiamenti di un sito, a maggior ragione quando si tratta della modifica del nome di dominio, in modo che possa indicizzare i nuovi indirizzi delle pagine web con la nuova URL. Anche in questo caso, è possibile effettuare l’aggiornamento direttamente dalla Google Search Console.
Google Search Console Cambio Dominio
Google Search Console - Cambio Dominio


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