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L’importanza di farsi trovare in rete e il traffico mobile

02/11/2023
Farsi trovare in rete e il traffico mobile
PMIPrivatiProfessionisti
La quantità di smartphone e di altre tipologie di mobile device continua a crescere di anno in anno in tutto il mondo, così come le persone che li utilizzano.

Anche le previsioni per gli anni a venire confermano il trend: secondo le statistiche più recenti, oggi, il 60% di tutto il traffico Internet viene generato in mobilità. Non solo, si stima che, alla fine di questa decade, la percentuale potrebbe superare gli 80 punti, potendo contare anche - e soprattutto - sull’incessabile popolarità dei social media e della loro onnipresenza nella vita quotidiana di tutti.
 
Nove utenti dei social media su dieci si collegano utilizzando dispositivi mobili. Ciò rappresenta, allo stesso tempo, una causa e un effetto del fatto che la maggior parte delle piattaforme sociali ha adattato la propria user experience al mobile, rendendo le loro interfacce intuitive, di facile caricamento e con sempre meno passaggi per raggiungere l'obiettivo finale.
 
Di conseguenza ogni azienda che consideri l’importanza di farsi trovare in rete una priorità assoluta non può fare a meno di essere al passo con questa tendenza, né ignorare il fatto che chi cerca informazioni sul proprio cellulare vuole risultati di ricerca rapidi, pertinenti e, spesso, riferiti alla posizione fisica in cui si trova. I dati infatti, rivelano che oltre la metà delle visite ai siti web da mobile vengono abortite se le pagine impiegano più di tre secondi per caricarsi.
 
Va da sè quindi che i siti che si adattano perfettamente ai display del dispositivo mobile, e che siano facili e veloci da navigare siano anche favoriti nel posizionarsi correttamente nelle SERP - le pagine che contengono il responso dei search engine.
 
Un posizionamento più alto contribuisce e un aumento del traffico organico al sito e, di conseguenza, a generare un maggior numero di lead inbound - i contatti che portano alla conversione in modo più diretto e a lungo termine - senza sforzi eccessivi.

Che cosa significa, quindi, tutto ciò per i siti e per le strategie di marketing digitale delle aziende?

Responsive e mobile

È necessario, innanzitutto che la risorsa sia web responsive, ovvero che sia stata pensata e realizzata per una varietà di schermi e facilmente navigabile e fruibile da un cellulare o da un tablet. Può differire anche in modo significativo dall’equivalente desktop poiché i pulsanti si trovano in posti diversi e alcune funzioni sono assenti, dal momento che chi cerca su mobile di solito vuole informazioni diverse da chi cerca da una postazione fissa.
 
Un sito responsive, quindi, è progettato in modo tale da adattarsi automaticamente al dispositivo che lo visualizza, ma questa non è l’unica strada per far diventare una risorsa web mobile-friendly. Si parla, infatti, anche di sito “mobile”, che coesiste con il suo corrispondente desktop.

Una delle principali differenze tra i due è data dal fatto che il sito responsive viene raggiunto con lo stesso indirizzo, indipendentemente dal fatto che venga utilizzato da un computer, da uno smartphone o da un tablet, mentre la versione mobile presenta due URL distinte.

In quanto a usabilità nelle due versioni non ci sono grandi differenze: entrambe, infatti, offrono una buona esperienza di navigazione, mentre rispetto alla velocità, il sito mobile solitamente si rivela più performante proprio perché è una versione progettata ad hoc per i dispositivi di questo tipo. Tuttavia, anche con un sito responsive è possibile raggiungere risultati eccellenti praticando le opportune ottimizzazioni al codice.
 
In tutti e due i casi, si avranno decisivi miglioramenti dell'efficacia dei lead magnet, i contenuti di valore da proporre al visitatore del sito in cambio di un suo contatto (tipicamente, l’indirizzo e-mail).

L’importanza della mobile SEO

Complementare a queste attività è l’impegno nella strategia SEO (Search Engine Optimization) tenendo conto del fatto che la ricerca da mobile è comunemente utilizzata per trovare informazioni diverse da quelle che si cercano da desktop, e che l’algoritmo di Google favorisce i siti con la migliore compatibilità con i dispositivi mobili.
 
Occorrerà anche individuare le frasi-chiave e le query di ricerca che i vostri clienti target utilizzeranno sui loro device portatili, prestando la debita considerazione al fatto che molto probabilmente saranno alla ricerca di qualcosa nella loro zona, e che sempre più utenti fanno ricorso alla ricerca vocale, e che occorre, quindi, pensare a quali tipi di frasi è probabile che pronuncino in modo da creare contenuti ad hoc che le soddisfino.

La grande forza del marketing geolocalizzato

Grazie al GPS e alle tante sue applicazioni correlate, è possibile raggiungere un cliente o un utente, acquisito o potenziale, nel punto e nel momento esatto in cui si trova.
 
Con questa consapevolezza sarà più semplice fidelizzarlo nei confronti del marchio, e acquisire nuovi consumatori con campagne mirate per segmento, mediante un’attività molto specifica e con un raggio di azione più funzionale all’obiettivo, potendo contare su una estrema precisione territoriale.

L’ascesa del 5G

Come abbiamo visto in precedenza, quando si tratta della fruizione della rete, la velocità regna sovrana al pari dei contenuti, e la transizione dal 4G al 5G sta portando le prestazioni delle reti mobili ad avvicinarsi sempre di più alle connessioni cablate.
 
Ma la strada da fare è ancora lunga, sia in termini di megabit al secondo che di altri parametri di performance: pensiamo, per esempio, alla latenza, cioè il tempo necessario ai dati per viaggiare da un punto all'altro. Spesso chiamata ping, se la media per le connessioni fisse è di 36 millisecondi, nel mobile si aggira attorno ai 50.
 
Un discorso simile è quello che riguarda un altro aspetto della connettività, il cosiddetto jitter, cioè il valore che misura la variazione statistica del ping in un certo lasso di tempo o che, in altri termini, indica il ritardo medio nella trasmissione dei pacchetti di dati tra il dispositivo e la rete.
 
Le connessioni mobili e desktop presentano tassi di jitter simili, con valori medi di 25 ms vs 19 ms. Però, poiché ciò è spesso causato dalla congestione della rete, per alcuni servizi cellulari 5G, soprattutto in orari ad alto traffico (come dalle 7 alle 11 di sera) - considerate le ore di punta del traffico Internet - può verificarsi una lentezza significativa.