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Server DNS: tutto quello che c’è da sapere e perché cambiarlo

03/01/2023
Server DNS: tutto quello che c’è da sapere e perché cambiarlo
PMIPrivatiProfessionisti
Il Domain Name System (DNS) è il più grande intermediario della Rete, un servizio indispensabile, senza il quale navigare sul web sarebbe un’impresa ostica, poiché per raggiungere un sito occorrerebbe conoscere non già il suo nome di dominio ma il suo indirizzo IP, cioè quello proprio del protocollo Internet, la sequenza (alfa)numerica che il DNS traduce in un nome.

Come funziona il DNS?

Poiché ogni dispositivo presente su Internet ha un proprio indirizzo IP univoco con il quale può essere raggiunto, quando un utente vuole arrivare a una determinata risorsa web ha due possibilità: essere a conoscenza, appunto, del suo indirizzo numerico, oppure digitare sul browser il suo corrispondente nome di dominio, detto anche hostname.

Spetterà poi a una macchina, il server DNS, effettuare il processo di conversione numeri/nome.

In realtà, la macchina è più di una poiché dal momento in cui viene sottoposta al browser a quando viene evasa, la richiesta dell’utente passa da differenti server coinvolti, a vario titolo, nel processo che si completerà con il caricamento di una pagina web. Vediamo quali sono:

Le varie tipologie di server DNS

  • DNS Recursor: è il server deputato a ricevere query dai computer client dell’utente ed è anche il responsabile dell'esecuzione di richieste aggiuntive al fine di soddisfare la sua interrogazione.  
  • Root Name Server: è a lui che compete la fase iniziale della traduzione degli indirizzi IP in hostname.
  • Server TLD: si occupa, in particolare, dell’ultima porzione del nome di dominio, la cosiddetta estensione del dominio o dominio di primo livello (Top Level Domain, TLD).
  • Name Server autoritativo: rappresenta la tappa finale del percorso iniziato con la query dell’utente, e qui è dove per l’hostname richiesto viene individuato e può essere così restituito l’indirizzo IP corrispondente.
Naturalmente, la somma di tutte queste operazioni avviene in una porzione di tempo quantificabile in una manciata di millisecondi.

Perché cambiare un server DNS

Qualsiasi gestore Internet fornisce - in automatico con il proprio servizio - server DNS predefiniti. Tuttavia, con questi ultimi, alcuni siti o servizi online potrebbero non risultare raggiungibili, per esempio per questioni di privacy o di censura.

Oppure, più in generale, la navigazione potrebbe rivelarsi più lenta di quanto ci si aspetterebbe.

In tutti questi casi, la sostituzione dei server DNS di default con elementi omologhi di terze parti può rivelarsi un’ottima opzione.

Come cambiare un server DNS

Premessa: per effettuare la modifica di un server DNS sul proprio dispositivo non è necessario disporre di particolari competenze tecniche. Che si decida di agire dal computer, da un device mobile o direttamente dal router la procedura è la medesima, così come il risultato.

Partiamo dall’ultimo del gruppo sopra citato, il cui pannello di controllo è, di norma, raggiungibile digitando sul browser del Pc l’indirizzo 192.168.0.1 oppure 192.168.1.1. Qualora, in risposta, venisse chiesta user name e password, quelle più diffuse sono: admin/admin oppure admin/password.

Dopo aver completato con successo la procedura di login, nella tab del control panel dedicata allo stato della connessione andranno individuate le voci DNS 1 (o DNS primario) e DNS 2 (o DNS secondario).

Eliminando la spunta alla voce “Usa questi server DNS” i relativi campi potranno essere compilati con i relativi indirizzi alternativi. Ma dove è possibile individuarli?

Quali sono i migliori server DNS alternativi

La quantità di server DNS che possono essere utilizzati al posto di quelli forniti di default è piuttosto ampia, ma solitamente per un utilizzo standard che, cioè, non contempla esigenze particolari o specifiche, il ventaglio di opzioni si restringe di molto.

La risorsa più accreditata è quella che viene erogata da Google ed è conosciuta con il nome di Public DNS. È tra le più veloci, in assoluto, e la sua dimensione internazionale permette di bypassare eventuali “oscuramenti” impostati dai gestori italiani. Ecco i dati da modificare:
  • Server DNS preferito IPv4: 8.8.8.8
  • Server DNS alternativo IPv4: 8.8.4.4
Analoghe a quelle di Google sono le caratteristiche di Cloudflare, alle quali si aggiunge un elevato livello di gestione della privacy. Le sue coordinate:
  • Server DNS preferito IPv4: 1.1.1.1
  • Server DNS alternativo IPv4: 1.0.0.1
Ciò che caratterizza, invece, OpenDNS è soprattutto la sua funzione di parental control mediante la quale è possibile inibire la visualizzazione di determinate categorie di siti. Per adottarlo:
  • Server DNS preferito IPv4: 208.67.222.222
  • Server DNS alternativo IPv4: 208.67.220.220