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Come aumentare il traffico sul proprio WordPress

26/03/2024
Aumentare il traffico sul proprio WordPress
PMIPrivatiProfessionisti
Una delle domande più ricorrenti - e più importanti - che si pone chi gestisce un sito web è come aumentare le visite al proprio sito attraverso gli strumenti e le best practice che possono rendere proficue le strategie per aumentare le visualizzazioni e il traffico più in generale sulle pagine e sui contenuti.

In questa panoramica ci concentreremo sulle tattiche specifiche per siti che hanno come piattaforma di site building WordPress, il CMS (Content Management System) più utilizzato dell’intero scenario Internet.
 
Il primo e imprescindibile passaggio è quello che riguarda la versione della piattaforma sulla quale il sito è basato. Per avere la certezza che sia sempre in perfetta efficienza con la release più recente e aggiornata, la soluzione migliore è fare affidamento a un piano di hosting gestito, il quale prevede che sarà il provider a occuparsi di tutti gli aggiornamenti del caso.
 
La stessa necessità di evitare l’obsolescenza può essere estesa anche a plugin e temi, poiché quando entrambi non sono di recente aggiornamento, le prestazioni, la sicurezza, ma soprattutto il traffico, ne risentono in modo sostanziale.

Più velocità, più traffico

In generale, l’equazione efficienza / velocità = traffico è valida un po’ per tutti gli aspetti del sito - a maggior ragione se è realizzato con WordPress - poiché post, commenti, pagine e altri tipi di dati testuali sono archiviati in un unico database che, dopo un po' di tempo, può essere sovraccaricato, creando rallentamenti disincentivanti alla visualizzazione delle pagine del sito. Immagini e video sono invece esclusi, perché si trovano in una cartella separata.
 
Un aspetto molto semplice quanto importante che forse non arriva a influire negativamente sulle prestazioni del sito ma può costare molto in termini delle visualizzazioni di pagina, è rappresentato dai link non funzionanti, deleteri per diversi motivi. In primis, c’è l’effetto sul visitatore, poiché un collegamento ipertestuale interrotto crea un’esperienza di navigazione frustrante, e poi perché sono dannosi per gli spider usati dai motori di ricerca per indicizzare e valutare il posizionamento del sito, oltre che per il valore intrinseco del link, il quale non potrà fornire il vantaggio SEO che potrebbe apportare se fosse funzionante. Per risolvere questa tipologia di problemi, WordPress mette a disposizione una serie di plugin specifici.
 
Sempre in tema di rapidità di caricamento delle pagine, un modo intelligente per legarlo a un aumento del traffico è adottare un tema che abbia implementato in modo nativo (o attraverso un plugin) il cosiddetto “caricamento pigro”. Questo significa che visualizzi i contenuti che l'utente ha nell'area visibile del browser - soddisfacendo quindi soltanto le richieste che devono essere soddisfatte immediatamente (immagini, video, testi, script e altri elementi non essenziali della pagina) - e lasci che il resto venga caricato dinamicamente quando l'utente scorre verso il basso.

Come aumentare il traffico grazie alla SEO

La SEO (Search Engine Optimization) è un concetto essenziale quando si parla di aumentare il traffico di un sito, poiché riguarda tutta una serie di modalità che migliorano il modo in cui i motori di ricerca possono avere vita facile nel trovare il sito e inserirlo nei risultati di ricerca, possibilmente nelle posizioni più alte delle SERP (Search Engine Result Page), le pagine che li raggruppano e li mostrano al navigatore.
 
Comprende diverse operazioni dalla grande importanza, ed è cruciale perché la stragrande maggioranza del traffico di un sito è proprio quello di tipo organico, che proviene, cioè, proprio dai search engine.
 
Un sito basato su WordPress può già contare su tutta una serie di strumenti integrati nella piattaforma che consentono di massimizzare le possibilità di comparire in alto nei risultati. Lo stesso servizio tecnico della piattaforma infatti, consiglia di verificare il sito con i tool offerti dai motori di ricerca, mettendo a disposizione un’apposita guida ai servizi di verifica per scoprire come collegarlo a diversi motori di ricerca e piattaforme, tra cui Google Search Console, Bing e Facebook.
 
Infine, per rendere più controllate e redditizie tutte le operazioni che possono portare al miglioramento del sito sui search engine un suggerimento prezioso è quello di poter utilizzare strumenti SEO aggiuntivi. Tra questi ultimi, spicca senz’altro Yoast SEO che include anche un’altra funzionalità essenziale per aiutare i crawler dei motori di ricerca a trovare facilmente e rapidamente le pagine di un sito WordPress: la creazione della sitemap in XML, un file che funge come una vera e propria mappa a disposizione degli agenti automatici che scansionano i siti.

Quanto più è ben fatta, tanto più agevolerà il lavoro degli algoritmi che, a loro volta, produrranno un buon impatto sul ranking del sito.

Content is the king

Tuttavia, anche quando una risorsa web è costruita in ottica SEO alla perfezione, difficilmente riuscirà ad avere un buon posizionamento se non è supportata da un impianto ben progettato e alimentato da contenuti di qualità.

Il discorso è molto semplice. Gli algoritmi di Google e degli altri motori di ricerca sono in grado di capire grazie a molti segnali diversi se i contenuti di un sito sono originali, autorevoli e se sono soggetti a un aggiornamento frequente e costante. Se gli elementi che raccoglierà saranno positivi, “premierà” con le posizioni più alte della ricerca organica.
 
Un ruolo importante ai fini della massimizzazione del traffico è svolto anche dall’armonizzazione del contenuto con le parole-chiave, i termini che il pubblico di riferimento del sito potrebbe usare quando cerca un determinato sito.

Il modo migliore per comprendere quali keyword includere nel sito consiste nell’immedesimarsi in un navigatore che accede a un motore di ricerca e immaginare quali parole scriverebbe nella maschera del search per sperare di ottenere le risposte che desidera.
 
Ma attenzione, perché se questa attività viene svolta in modo non misurato, i motori di ricerca lo considereranno keyword stuffing (sovrabbondanza di parole chiave), e penalizzeranno la pratica con il conseguente danneggiamento del posizionamento del sito.
 
Tra i vari altri consigli per aumentare il traffico di WordPress, i suoi stessi ideatori citano l’importanza del potere del social networking. Parlano, in particolare, della condivisione automatica, il sistema che permette di comunicare sui social i nuovi contenuti del sito nel momento stesso in cui vengono pubblicati.
 
Allo scopo, WP integra la possibilità di inserire un blocco di iscrizione in evidenza sulle pagine e sulle foglie di contenuto. Ultimo non ultimo c’è Blaze, altro interessante strumento integrato in WordPress, con il quale è possibile pubblicare contenuti su altri siti per ottenere traffico sul proprio.


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