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Sovranità digitale e cloud locale: la nuova frontiera della compliance europea

20/10/2025
Sovranità digitale e cloud locale: la nuova frontiera della compliance europea
EnterprisePartnerPMIPubblica Amministrazione

Fiducia e conformità: verso un nuovo baricentro delle strategie IT

La trasformazione digitale non riguarda più soltanto agilità e innovazione. Per le aziende italiane ed europee, oggi la vera sfida è coniugare la crescita digitale con fiducia, sicurezza e trasparenza. I dati sono l’asset più prezioso, ma anche il più esposto: la loro gestione deve rispondere a requisiti sempre più stringenti di localizzazione, governance e resilienza.

In questo scenario, il tema della sovranità digitale assume un valore strategico. Non si tratta solo di proteggere le informazioni, ma di garantire alle imprese e alla Pubblica Amministrazione la certezza che i propri dati siano trattati in ambienti sicuri, conformi e sotto pieno controllo europeo.

Dal GDPR alla NIS2: un quadro normativo sempre più stringente

Il percorso normativo tracciato dall’Unione Europea ha reso chiaro che la compliance non è un’opzione, ma un requisito di competitività.
  • Con il GDPR è stato sancito il principio della tutela dei dati personali e della trasparenza nei trattamenti.
  • La NIS2 estende e rafforza gli obblighi di sicurezza per infrastrutture critiche e servizi essenziali.
  • Il DORA, destinato al settore finanziario, porta al centro la resilienza operativa digitale.
Queste normative richiedono alle imprese un approccio che assicuri localizzazione, sicurezza e continuità operativa, spingendole a ripensare le proprie strategie cloud.

La repatriation come risposta naturale

In questo contesto emerge la tendenza alla repatriation: il rientro di parte dei workload dal cloud pubblico puro a modelli ibridi o privati. Una scelta pragmatica che consente di:
  • garantire la localizzazione dei dati in data center conformi;
  • ridurre i rischi legali connessi alle giurisdizioni extra-UE;
  • migliorare performance e bassa latenza;
  • rafforzare il controllo e la governance.
La repatriation, quindi, non rappresenta una rinuncia al cloud, ma l’evoluzione verso un modello più equilibrato e sostenibile.

Aruba come garante della sovranità digitale

In questo scenario, Aruba gioca un ruolo chiave. Con data center proprietari certificati e interamente localizzati in Italia, offre alle aziende la certezza di una gestione sicura, trasparente e conforme dei dati.

La partnership con Microsoft porta un ulteriore livello di valore: con Azure Local on Aruba Cloud, le imprese possono beneficiare della potenza e della familiarità della piattaforma Azure in un’infrastruttura locale, dedicata e single-tenant. Tra i vantaggi distintivi:
  • Governance unificata grazie ad Azure Arc, per gestire in modo coerente ambienti ibridi.
  • Flat pricing, per una pianificazione dei costi chiara e prevedibile.
  • Risorse dedicate, con performance garantite e isolamento totale dei workload.

Compliance come leva strategica

La compliance non deve essere vista come un ostacolo alla crescita, ma come un fattore abilitante. Le aziende che adottano modelli conformi e sovrani guadagnano fiducia, credibilità e capacità di operare in mercati sempre più regolamentati.

Con Azure Local on Aruba Cloud, Aruba e Microsoft offrono una risposta concreta: un cloud europeo che unisce innovazione globale e governance locale, permettendo alle imprese di affrontare la trasformazione digitale con sicurezza, continuità e trasparenza.

La sovranità digitale sta diventando un elemento strutturale delle strategie IT: una tendenza che guida la costruzione di infrastrutture sempre più resilienti, sicure e competitive.
 


 
 
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