Magazine

Content Management System: cos'è, a che cosa serve e come può aiutare un'azienda

09/09/2022
Content Management System: cos'è, a che cosa serve e come può aiutare un'azienda
PMIPrivatiProfessionisti
Via via che il numero di touchpoint e la audience globale aumentano a dismisura, per un’azienda la presenza online è sempre più cruciale, a prescindere dagli obiettivi di business.

Oggi più che mai, quindi, l’investimento in un sistema di gestione dei contenuti e in una strategia solida che lo supporti al fine di far crescere e coltivare le relazioni con i clienti/utenti e a mettere in atto le necessarie operazioni di marketing, occupa una presenza rilevante all’interno dei processi aziendali in ogni categoria merceologica.

Dopo aver riconosciuto la necessità di procedere in questa linea strategica, un’azienda si trova, tipicamente, di fronte a un bivio: costruire in house un proprio sistema per la creazione di pagine web e la loro alimentazione, oppure adottare un Content Management System (CMS), che le metta a disposizione le infrastrutture e gli strumenti di base e avanzati per dare vita a tutto l’apparato contenutistico, informativo, documentale multimediale di un sito web.

Compresa l’impostazione grafica, a partire dal layout, con la messa a disposizione di template.

Cos'è il Content Management System?

Alla voce CMS significato la Treccani dice "Il CMS archivia i contenuti in un database mantenendo distinto il lavoro di aggiornamento degli stessi da quello d'impaginazione grafica e di programmazione, consentendone la gestione anche a chi non possiede conoscenze di informatica". Ma vediamo nello specifico.

Cosa permette di fare un CMS

Cominciamo con la creazione di un contenuto. Senza un sistema di gestione, la scrittura dovrebbe passare dall’utilizzo di un linguaggio di programmazione o di scripting (per esempio Html o Php) ed essere poi caricato su un server proprietario. Impresa tutt’altro che semplice, che richiederebbe l’impiego di risorse professionali in possesso di competenze adeguate.

Per converso, con un sistema di gestione dei contenuti, avviene mediante un'interfaccia user friendly che richiama quella di un normale word processor - anche sotto il profilo della formattazione dei testi - e che include, naturalmente, anche la possibilità di inserire risorse multimediali.

Ma il sistema di gestione dei contenuti non è solo un'interfaccia di gestione del backend. Fa anche in modo che tutti i contenuti creati vengano visualizzati dai visitatori esattamente come si desidera che avvenga, organizzati in una struttura coerente che si rifà all’alberatura prescelta.

Quali sono i principali vantaggi per le aziende?

La maggior parte delle aziende comprende l'importanza di personalizzare l'esperienza del cliente fornendo i contenuti giusti al momento giusto. E perché ciò si traduca in un vantaggio in termini di business occorre che questo avvenga in modo sistematico e su larga scala.

In questo senso, un CMS può aiutare l'impresa a implementare l'automazione dei dati per garantire che i contenuti siano continuamente personalizzati e rilevanti per i diversi pubblici. Creando, al contempo, i presupposti per la personalizzazione nel backend e lungo tutta la customer journey.

Web, social, e-mail, annunci: con così tanti canali a disposizione, è necessario che il suddetto “viaggio del cliente” scorra senza soluzione di continuità da un canale all'altro. Ed è qui che un CMS può arrivare in aiuto per ottimizzare ogni touchpoint come singola parte (essenziale) di un percorso olistico.

I contenuti, infatti, potranno essere creati una volta sola, per poi essere modificati, adattati e declinati in modo relativamente semplice per i diversi canali direttamente all'interno dell'interfaccia utente.

Grazie a un CMS, inoltre, la creazione e la distribuzione dei contenuti risulterà molto rapida, liberando quindi tempo prezioso da investire nelle attività di creazione, adattamento, revisione e modifica dei contenuti.

Quali sono i CMS più popolari

Stabilire quale sia il CMS migliore è un’impresa tutt’altro che semplice, innanzitutto perché ogni sito web è una storia a sé, con le sue peculiarità e le sue finalità, facendo sì che stabilire criteri oggettivi possa risultare addirittura fuori luogo.

Tuttavia, è possibile tracciare una lista sulla base dei più popolari, adatti a costruire la stragrande maggioranza delle tipologie di sito.

La posizione di testa è occupata da WordPress. Dietro di lui altre realtà come Joomla e Drupal, ma anche Magento, con le sue spiccate attitudini per la creazione di online store, Wix e TYPO3.

Accanto a loro, poi, c’è tutta una pletora di molti altri sistemi di gestione dei contenuti meno conosciuti che si rivolgono principalmente alle grandi aziende.