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Come si paga un Modello F24 online con il cassetto fiscale?

28/10/2022
Come si paga un Modello F24 online con il cassetto fiscale?
Professionisti
Tutti i titolari di partita IVA, dopo l’invio della dichiarazione dei redditi tramite il Modello UNICO Persone Fisiche, sono tenuti al pagamento di eventuali imposte o contributi INPS tramite modelli F24, utilizzando la propria home banking, ed in alcuni casi esclusivamente tramite il proprio cassetto fiscale.

Infatti, nel caso di presenza di F24 ”a saldo zero” o in presenza di crediti in compensazione nel Modello F24, questo andrà pagato esclusivamente tramite il servizio messo a disposizione sul sito dell’Agenzia delle Entrate, non sarà quindi possibile utilizzare il sito della propria banca.

Come pagare un Modello F24 online

Nel caso di possesso di un conto corrente, oppure di una carta dotata di codice IBAN, sarà possibile effettuare il pagamento dei modelli F24 utilizzando il servizio F24 Web disponibile presso la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate. Sarà quindi necessario accedere alla propria “Area riservata” ed effettuare l’accesso utilizzando lo SPID, la Carta d’ Identità Elettronica (CIE) oppure la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Se invece si dovesse operare per conto di una Società sarà possibile utilizzare le credenziali Entratel o Fisconline.

Una volta effettuato l’accesso con qualsiasi modalità messa a disposizione, sarà necessario selezionare la voce “Servizi” e successivamente premere sul riquadro “Pagamento” e subito dopo su “Pagamenti F24”. Cliccando su “Inizia la compilazione del Modello F24” sarà possibile scegliere tra le diverse tipologie di modelli tra cui:
  • Standard;
  • Accise;
  • ELIDE;
  • Standard per pagamento con crediti commerciali.
I primi dati da inserire nella compilazione del Modello F24 saranno il proprio codice fiscale, oppure quello del contribuente/coobbligato del quale se ne fanno le veci. Successivamente sarà necessario inserire i propri dati anagrafici, i dati relativi alla propria residenza, bisognerà inoltre indicare la data di pagamento del modello.
La compilazione proseguirà selezionando e compilando la tipologia di tributo di interesse tra quelli proposti ad esempio Erario, INPS, Regioni, IMU/Altri tributi locali, ecc.

Una volta completata la compilazione del Modello F24, secondo tutti i quadri necessari, sarà possibile verificare gli importi presenti nella tabella “Totali importi per sezione”, a quel punto sarà possibile confermare il tutto premendo “Valida F24” per effettuare la convalida dei dati inseriti. Infine sarà possibile inserire l’IBAN del conto corrente al quale addebitare l’importo all’interno dell’apposito campo, premere nuovamente “Ok” e se richiesto effettuare nuovamente il controllo di sicurezza finale.

Nel giro di 24/48 ore il contribuente vedrà addebitarsi nel conto corrente indicato la somma del Modello F24. Nel cassetto fiscale sarà comunque possibile in qualsiasi momento verificare lo stato del pagamento, nonché la lista dei modelli F24 versati anche negli anni passati. Come già anticipato, sarà possibile utilizzare per il pagamento dei modelli F24 presso il proprio cassetto fiscale anche eventuali carte di debito contenenti un IBAN, non sarà però possibile utilizzare delle carte in possesso di IBAN estero, in questo caso l’addebito del Modello F24 non sarà infatti consentito.

Le date di pagamento delle imposte sono invece le seguenti:
  • 30 giugno: relativamente al pagamento del saldo dell’anno precedente e del primo acconto dell’anno in corso;
  • 30 novembre: relativamente al pagamento del secondo acconto dell’anno in corso.
Le date di pagamento dei modelli F24 relativi ai contributi INPS della Gestione Commercianti o Artigiani invece sono le seguenti:
  • 16 febbraio: relativa ai pagamenti INPS dei mesi di ottobre, novembre e dicembre dell’anno precedente;
  • 16 maggio: relativa ai pagamenti INPS dei mesi di gennaio, febbraio e marzo;
  • 16 agosto: relativa ai pagamenti INPS dei mesi di aprile, maggio e giugno;
  • 16 novembre: relativa ai pagamenti INPS dei mesi di luglio, agosto e settembre.
Nel caso di pagamenti effettuati in ritardo, sarà necessario calcolare il Ravvedimento Operoso, aggiungendo nel Modello F24 eventuali interessi e sanzioni dovuti per il ritardo.

Regime forfettario: novità 2022

Dal 1 luglio 2022 è entrata in vigora una importante novità anche per tutti i titolari di partita IVA in regime forfettario e cioè l’obbligo di emissione di fatture elettroniche. Fino a questa data infatti, l'obbligo per i forfettari riguardava esclusivamente eventuali fatture emesse verso la Pubblica Amministrazione, adesso allargato anche a tutte le fatture emesse verso persone fisiche ed aziende private ed estere.
L’obbligo di fatturazione elettronica impone quindi a tutti i titolari di partita IVA forfettaria ad adoperarsi di un software di fatturazione elettronica, necessario anche alla ricezione e conservazione delle fatture secondo tutti i termini di legge nonché di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC).
L’obbligo di fatturazione elettronica al momento è stato esteso soltanto a tutti i forfettari che hanno percepito incassi superiori a 25.000 euro nell'anno precedente, sarà poi esteso a tutti indistintamente dal 1 gennaio del 2024.