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Fattura digitale, conviene anche in regime forfettario

16/09/2021
Fattura digitale, conviene anche in regime forfettario
PMIPrivatiProfessionistiPubblica Amministrazione
Il Regime Forfettario è uno strumento offerto a quelle Partite IVA che, in virtù di una fase iniziale di startup o di un volume d’affari ridotto, necessitano di tutta l’agilità possibile per poter restare sul mercato. Il concetto di agilità va inteso soprattutto in due direzioni: quella della semplicità operativa e quella della convenienza. L’adozione della Fattura Elettronica in ambito di regime forfettario non è oggi obbligo di legge, ma è tuttavia una scelta di logica e di coerenza, poiché risponde linearmente a entrambe le esigenze espresse da questo tipo di Partite IVA: la semplicità offre vantaggi indiretti in termini di tempi e di organizzazione, ma la convenienza offre anche vantaggi diretti che è possibile misurare nel proprio portafoglio.

La convenienza della Fattura Elettronica

Ci sono alcuni elementi basilari che rendono la Fattura Elettronica particolarmente conveniente anche e soprattutto per una piccolissima azienda che opera in regime forfettario.

In primis vi sono tutti i risparmi legati alla mancata produzione cartacea della documentazione. Banalmente: stampanti, carta, inchiostro, manutenzioni. Non si tratta di costi indifferenti: benché spesso considerati come investimenti inevitabili, in realtà oggi sono risparmi possibili. Evitare tutto quel che è stampa, quindi, significa aumentare i propri margini operativi ed impedire di trovarsi fermi per un semplice guasto, un inchiostro terminato, un driver scaduto o qualsiasi altro intoppo che possa fermare i lavori.

Inoltre vi sono i costi di archiviazione, un elemento spesso sottovalutato ma che, soprattutto con il passare del tempo, diventa sempre più evidente: tutto quel che è cartaceo, infatti, diventa faldone e occupa spazio. I costi di archiviazione, al pari di quelli di stampa, vanno assolutamente computati tra quelli che è possibile risparmiare rispetto al passato con una semplicissima scelta virtuosa di metodo e di strumento.

C’è una logica evidente dietro tutto ciò: se è vero che le fatture nascono oggi per qualsiasi professionista su PC, allora ecco che tutto quel che circonda la trasformazione in cartaceo è un passaggio ulteriore, un costo alienabile che in ottica imprenditoriale è di fatto imperdonabile colpa. Perché portare su cartaceo quel che nasce in digitale e che in digitale potrebbe tranquillamente proseguire il proprio iter di trasmissione, pagamento, archiviazione e conservazione? Perché gravare la propria azienda di evitabili diseconomie, quando una semplice scelta organizzativa può mettere di fronte un contesto ben più semplice, lineare, sicuro e coerente?

A tutto ciò si aggiunga ciò che la Legge di Bilancio 2020 ha messo sul piatto una serie di agevolazioni espressamente dedicate al popolo dei forfettari. La legge (art.1 comma 692, legge n.160/2019) prevede infatti che le Partite IVA che utilizzano esclusivamente fatture elettroniche possano giovarsi della riduzione di un anno del termine di decadenza degli accertamenti. Il tempo utile all’Agenzia delle Entrate scende pertanto da 5 a 4 anni. Il tempo, inoltre, può scendere ulteriormente a 3 anni se in aggiunta all’uso della Fattura Elettronica si utilizzano anche esclusivamente strumenti di pagamento tracciati per operazioni di valore superiore ai 500 euro.

Tutti i tipi di convenienza

Quando si sceglie il regime forfettario per la propria Partita IVA, spesso e volentieri il ragionamento parte da una questione di convenienza. Molti, infatti, i vantaggi fiscali possibili: non si agisce da sostituti d’imposta, dunque non si operano ritenute alla fonte; non ci sono obblighi di tenuta di scritture contabili; si opera in regime di esenzione IVA, potendo quindi ometterla in fattura; esenzione IRAP. Questi ed altri vantaggi rendono il forfettario un regime che, pur se correttamente limitato, permette di operare in modo oltremodo snello. Scegliere la Fatturazione Elettronica completa l’opera, applicando i principi di convenienza e semplificazione anche nell’operato quotidiano oltre che nello status fiscale al cospetto dell’Agenzia delle Entrate.

Non va inoltre dimenticato il fatto che l’esonero dalla fatturazione elettronica sia una condizione per molti versi temporanea: è ormai chiaro come presto sia a livello nazionale che europeo si andrà verso un’estensione globale dello strumento digitale e anche le ultime sacche di resistenza sul cartaceo saranno definitivamente messe fuori gioco. Il vantaggio per tutti, del resto, sarà evidente: a questo punto meglio allinearsi fin da subito, evitare una corsa all’interno di un vicolo cieco e abbracciare immediatamente quella che è una scelta ovvia, logica e – soprattutto – conveniente.