Dal
17 aprile 2025 il
settore del commercio di oro in Italia ha un nuovo punto di riferimento: il
Registro degli Operatori Professionali in Oro (OPO), gestito dall’Organismo degli Agenti e Mediatori (OAM). Questo nuovo strumento, introdotto dal D.Lgs. n. 211/2024, sostituisce l’elenco precedentemente gestito dalla Banca d’Italia, e segna un passo avanti verso una maggiore trasparenza e un contrasto più efficace al riciclaggio di denaro nel settore.
Ecco tutto ciò che devi sapere per adeguarti alle nuove normative e continuare a operare legalmente nel settore dell'oro.
Chi deve iscriversi al Registro OPO
L’iscrizione al Registro OPO è obbligatoria per
tutte le società che esercitano attività di commercio di oro, come previsto dalla legge 7/2000. Questo include anche le imprese già iscritte al precedente registro della Banca d’Italia, che quindi dovranno provvedere a una nuova registrazione presso l’OAM.
Ma perché questa iscrizione è così importante? Semplice: senza di essa, lo svolgimento dell'attività è considerato illegale e può portare a conseguenze penali. Non si tratta quindi di un semplice adempimento burocratico, ma di un
requisito fondamentale per operare legalmente nel settore.
Requisiti per iscriversi al Registro OPO
Per iscriversi al Registro OPO, la tua azienda deve soddisfare questi requisiti:
- forma giuridica: S.p.A., S.a.p.a., S.r.l., o Cooperativa;
- capitale sociale minimo: € 50.000 (come previsto dall’art. 2327 del Codice Civile);
- oggetto sociale: l’attività principale deve includere il commercio di oro;
- requisiti di onorabilità rispettati da soci, amministratori e responsabili commerciali.
Come iscriversi al Registro OPO
Sul
sito ufficiale dell’OAM sono disponibili i servizi necessari per completare l’iscrizione, che si svolge in
due passaggi:
- registrazione al portale OAM: il primo passo per accedere a tutti i servizi dedicati al registro OPO è creare un'area privata sul sito https://www.organismo-am.it/;
- richiesta di iscrizione al Registro OPO: all'interno dell'area privata è possibile compilare e inviare la richiesta di iscrizione.
Per completare la procedura di registrazione
hai bisogno di:
- una casella PEC attiva, per tutte le comunicazioni ufficiali con l’OAM;
- la firma digitale, per sottoscrivere la richiesta di iscrizione;
- un sistema di conservazione digitale conforme, per archiviare la documentazione.
I
documenti da allegare alla richiesta sono:
- modulo di iscrizione firmato digitalmente dal legale rappresentante (il modulo viene generato automaticamente durante la compilazione dell’istanza);
- copia del bollettino che attesta il pagamento della tassa di concessione governativa da versare all’Agenzia delle Entrate (€ 168,00);
- visura camerale aggiornata;
- documento di identità del legale rappresentante.
La Circolare OAM n. 62/25 inoltre prevede un
contributo annuale per l'iscrizione al Registro OPO pari a:
- € 980 per i nuovi iscritti;
- € 680 per le imprese già iscritte al Registro Compro Oro (OCO), a condizione che la loro posizione contributiva sia regolare.
Il pagamento va fatto entro 5 giorni dall’invio della richiesta di iscrizione, tramite la piattaforma digitale pagoPA.
Il regime transitorio per gli operatori già registrati presso la Banca d'Italia
Le imprese
già presenti nel registro della Banca d'Italia possono continuare temporaneamente l'attività a condizione di presentare richiesta di iscrizione al nuovo registro
entro 30 giorni dalla sua apertura (quindi entro il
17 maggio 2025).
Durante questa fase transitoria, e fino alla decisione finale dell'OAM sulla richiesta, queste imprese possono continuare a operare con l'autorizzazione attuale.
Al contrario,
le nuove attività dovranno attendere il rilascio dell'autorizzazione da parte dell’OAM prima di iniziare qualsiasi operazione commerciale.
Gli obblighi antiriciclaggio per gli operatori professionali in oro
Gli operatori professionali in oro devono rispettare rigide normative antiriciclaggio, che prevedono:
- adeguata verifica della clientela: consiste nell’obbligo di identificare e verificare l'identità dei clienti prima di eseguire qualsiasi operazione;
- dichiarazione delle operazioni: si tratta di segnalare all'Unità di Informazione Finanziaria (UIF) le operazioni di trasferimento o commercio di oro quando ricorrono i presupposti di legge;
- registrazione e conservazione dei documenti: consiste nell’obbligo di tenere registrazioni accurate delle operazioni e dei clienti;
- segnalazione di operazioni sospette: si devono obbligatoriamente comunicare in modo tempestivo eventuali attività sospette alle autorità competenti.
In particolare, per quanto riguarda l'
identificazione del cliente, la normativa prevede che questa possa essere fatta in diversi modi:
- in presenza fisica del cliente;
- da remoto, attraverso strumenti digitali come SPID, CIE o firma digitale;
- mediante soluzioni tecnologiche che integrano sistemi di riconoscimento biometrico.
Il mancato rispetto di questi obblighi può comportare sanzioni severe, inclusi provvedimenti penali e amministrativi, come previsto dal D.Lgs. 231/2007.
Gli strumenti digitali necessari per gli operatori OAM
Per adempiere correttamente a tutti gli obblighi previsti dalla nuova normativa, gli operatori professionali in oro devono dotarsi di specifici strumenti digitali:
- SPID o identità digitale, per l'accesso ai servizi online e la verifica dell'identità;
- firma digitale, indispensabile per la sottoscrizione della richiesta di iscrizione e di altri documenti ufficiali. Tale sistema deve garantire l’integrità e la non modificabilità dei documenti, includendo anche l’apposizione di marche temporali qualificate, oltre alla firma digitale;
- PEC, necessaria per tutte le comunicazioni ufficiali con l'OAM, le quali devono essere archiviate digitalmente in modo conforme alle Linee guida AgID per conservare il loro pieno valore probatorio, comprese quelle relative a richieste di integrazione o notifiche ufficiali;
- sistema di conservazione digitale, per archiviare la documentazione in conformità con le normative vigenti;
- piattaforme per l'onboarding antiriciclaggio, per identificare i clienti e far sottoscrivere elettronicamente i contratti.
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