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Guida alle aziende enterprise per orientarsi tra compliance, gestione del rischio e soluzioni cloud & security

13/05/2025
Guida alle aziende enterprise per orientarsi tra compliance, gestione del rischio e soluzioni cloud & security
EnterprisePubblica Amministrazione

La sfida reale delle normative DORA e NIS 2 non è capirle, ma applicarle

L’arrivo delle normative europee DORA (Digital Operational Resilience Act) e NIS 2 (Network and Information Security Directive) ha acceso i riflettori sulla cybersecurity e sulla resilienza operativa delle imprese, in particolare di quelle che operano nei settori strategici e critici. Tuttavia, per molte aziende enterprise, il vero ostacolo non è tanto comprendere le finalità dei nuovi regolamenti, quanto tradurli in azioni concrete all’interno della propria organizzazione.

Il contesto attuale è segnato da una trasformazione digitale ormai pervasiva: processi, documenti e informazioni hanno abbandonato i supporti fisici per vivere interamente in ambienti digitali, cloud o ibridi. In uno scenario di questo tipo, garantire la protezione dei dati e la continuità dei servizi non è più solo un’opzione, ma una necessità di business e un obbligo normativo.

Dalla teoria alla pratica: le difficoltà riscontrate nel percorso di adeguamento

Se da un lato DORA e NIS 2 forniscono una cornice regolatoria chiara e condivisa, dall’altro lasciano alle imprese la responsabilità di calare questi principi astratti nella realtà quotidiana. Ed è proprio qui che nascono le principali difficoltà.

Il primo scoglio è di natura organizzativa e culturale: molte aziende si trovano a dover fare un salto di maturità, passando da una gestione frammentata della sicurezza a un approccio sistemico e consapevole. Questo richiede non solo la revisione dei processi interni, ma anche un forte investimento nella formazione e nella sensibilizzazione delle persone, affinché la sicurezza diventi un elemento strutturale del modo di operare.

Un secondo livello di complessità riguarda la gestione del rischio. Le metodologie tradizionali di risk management, nate per scenari più statici, faticano ad adattarsi alla velocità e alla dinamicità delle minacce digitali. La valutazione del rischio deve oggi integrare nuovi parametri legati alle tecnologie adottate, ai fornitori di servizi cloud, ai sistemi esterni e a tutte le componenti dell’ecosistema digitale dell’azienda.

Il ruolo cruciale della tecnologia: ingredienti sì, ma serve una ricetta

Tecnologia e soluzioni digitali rappresentano senza dubbio il cuore pulsante della risposta operativa a DORA e NIS 2. Tuttavia, è importante chiarire un concetto fondamentale: avere a disposizione una vasta gamma di strumenti non significa automaticamente essere compliant o resilienti.

Firewall, soluzioni di cloud security, servizi MDR (Managed Detection & Response), piattaforme di vulnerability management, sistemi di identity & access management sono solo alcuni degli ingredienti disponibili. Ma la vera sfida per le aziende è costruire la propria “ricetta” personalizzata, cucita sulle specificità dei propri processi, dei propri asset e dei propri rischi.

Ed è qui che entra in gioco il valore dei partner tecnologici in grado di affiancare le imprese non solo nella fornitura delle soluzioni, ma soprattutto nella definizione di un metodo. Un approccio che parta sempre dall’analisi del rischio e che sappia combinare governance, processi, tecnologie e persone in un modello operativo efficace e sostenibile.

Cloud e Security: leve strategiche per un adeguamento efficace

Per affrontare il percorso di adeguamento a DORA e NIS 2 in modo strutturato, molte aziende stanno sempre più orientando i propri investimenti verso soluzioni cloud e servizi di sicurezza gestita. Questo perché l’ambiente cloud, se ben progettato e governato, offre livelli di resilienza, scalabilità e controllo superiori rispetto agli ambienti tradizionali.

Altrettanto strategico è l’approccio managed services, che consente alle organizzazioni di contare su competenze specialistiche sempre aggiornate, capacità di monitoraggio h24, rapidità di risposta agli incidenti e supporto nelle attività di compliance.

In quest’ottica, i servizi MDR, le piattaforme di gestione delle vulnerabilità, le soluzioni di disaster recovery in cloud e gli strumenti di governance centralizzata dei security control diventano elementi essenziali per costruire un framework di sicurezza moderno, integrato e in linea con le prescrizioni normative.

DORA e NIS 2: dalla compliance alla resilienza operativa

Alla luce di quanto emerso, è evidente che l’adeguamento a DORA e NIS 2 non può essere affrontato come un semplice adempimento burocratico. Al contrario, rappresenta un’opportunità per evolvere il proprio modello di cybersecurity, rendendolo più robusto, proattivo e integrato con le strategie di business.

Per i CIO, i CISO e i responsabili ICT delle aziende enterprise, il punto di partenza non può che essere un assessment approfondito della propria postura di sicurezza: quanto sono protetti i miei sistemi? Quanto è matura la consapevolezza delle persone? Quali rischi specifici corre la mia organizzazione?

Solo a partire da queste risposte è possibile costruire un piano di adeguamento efficace, che combini governance, formazione, gestione del rischio e soluzioni tecnologiche su misura.

La vera domanda, oggi, non è più “Che cosa dice la normativa?”, ma piuttosto “Qual è la mia ricetta per essere resiliente e sicuro in un mondo digitale sempre più esposto a minacce e vulnerabilità?”.

Ed è proprio su questo terreno che partner tecnologici con esperienza, metodo e visione possono fare la differenza, aiutando le aziende a trasformare un obbligo normativo in un vantaggio competitivo.

Per approfondire il tema, rivedi il webinar on demand.

Per capire quali gap colmare e quali azioni correttive intraprendere, effettua il test di autovalutazione di conformità per il regolamento DORA e la direttiva NIS 2.
 


 
 
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