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Scegliere il partner alleato per una compliance realmente efficace

28/05/2025
Scegliere il partner alleato per una compliance realmente efficace
EnterprisePubblica Amministrazione

DORA e NIS 2: nuove frontiere per la resilienza e la sicurezza digitale delle aziende

Il 2025 segna un punto di svolta per le imprese che operano in Europa. L’introduzione dei regolamenti DORA (Digital Operational Resilience Act) e NIS 2 (Network and Information Security Directive) impone nuovi standard di sicurezza informatica, continuità operativa e gestione dei rischi digitali. Normative che non si limitano a richiedere infrastrutture sicure, ma introducono obblighi precisi in termini di processi, governance e responsabilità.

Per CIO, CISO e responsabili ICT delle aziende enterprise, la vera sfida è costruire un modello di resilienza in grado di integrare sicurezza, gestione del rischio e compliance in modo continuativo e sostenibile.

Cloud e sicurezza: la compliance del provider è necessaria, ma non basta

Nell’ambito dei servizi IT, affidarsi a provider certificati e compliance-ready rappresenta certamente un requisito fondamentale. Tuttavia, pensare che questo sia sufficiente per rispondere ai requisiti DORA e NIS 2 sarebbe riduttivo.

La sicurezza nel cloud, infatti, si basa su un principio ormai consolidato: il modello di responsabilità condivisa. A seconda del tipo di servizio adottato — Infrastructure as a Service (IaaS), Platform as a Service (PaaS) o Software as a Service (SaaS) — la ripartizione delle responsabilità tra provider e cliente varia sensibilmente.

Più il servizio è gestito "chiavi in mano", maggiore è la responsabilità diretta del fornitore, ma esiste sempre una componente in capo all'azienda utilizzatrice. È compito del cliente, infatti, implementare adeguati processi interni, configurare correttamente gli ambienti, proteggere le identità e gestire gli accessi in modo sicuro.

In altre parole, avere un’infrastruttura tecnologica conforme non basta. Serve la capacità di utilizzarla e gestirla in modo corretto, consapevole e allineato agli standard richiesti dalle normative.

Resilienza e cyber security: perché il provider diventa un partner strategico

Un ulteriore elemento da considerare riguarda le sfide organizzative e di competenze che molte imprese devono affrontare. La gestione della sicurezza informatica richiede budget, know-how e risorse specialistiche che non sempre sono disponibili internamente, soprattutto per aziende il cui focus è concentrato sul core business.

Ed è proprio in questo scenario che il ruolo dei provider di soluzioni cloud e security assume una valenza strategica. I fornitori più evoluti non si limitano a proporre tecnologie, ma mettono a disposizione servizi di sicurezza avanzata, expertise specialistica e modelli operativi flessibili, in grado di supportare concretamente i clienti lungo tutto il percorso di adeguamento a DORA e NIS 2.

Grazie a economie di scala, approcci Managed Services e soluzioni di Security-as-a-Service, i provider possono rendere accessibili tecnologie di difesa avanzata anche ad aziende che, da sole, avrebbero difficoltà a sostenere tali investimenti.

Non meno importante, un buon provider non si limita a fornire strumenti tecnologici: costruisce una relazione di fiducia, ascolta le esigenze specifiche del cliente e adatta le soluzioni in modo coerente con i suoi obiettivi di business e le sue priorità operative.

Sovranità digitale: un tema sempre più centrale per le aziende

Un ulteriore aspetto che le imprese devono valutare nella scelta dei partner IT riguarda la sovranità digitale. Un concetto che, in ottica DORA e NIS 2, assume rilevanza crescente, non solo in termini di residenza dei dati, ma anche di controllo operativo e tecnologico.

La sovranità digitale, infatti, si articola su più livelli:
  1. Residenza dei dati: la possibilità di conservare e gestire i dati sensibili all'interno di specifici territori giurisdizionali.
  2. Sovranità operativa: sapere dove sono localizzati i team che gestiscono la sicurezza e le operations, e in che modo vengono controllati i processi critici.
  3. Sovranità tecnologica: avere la possibilità di governare le tecnologie utilizzate, riducendo la dipendenza da vendor extra-UE e valorizzando soluzioni open source e standard aperti.
Un provider realmente orientato alla sovranità digitale è in grado di supportare le aziende non solo nella compliance normativa, ma anche nella costruzione di un modello di governance IT più autonomo e resiliente.

Il provider giusto è un alleato, non solo un fornitore

In definitiva, affrontare le sfide di DORA e NIS 2 richiede molto più che scegliere tecnologie certificate. È fondamentale costruire relazioni solide e strategiche con provider in grado di affiancare le imprese non solo sul piano tecnico, ma anche su quello consulenziale, operativo e di governance.

La compliance è il punto di partenza, non il traguardo. Le aziende che sapranno selezionare partner capaci di integrare sicurezza, gestione del rischio, supporto operativo e cultura della sovranità digitale saranno quelle più pronte ad affrontare il futuro.

Perché nella nuova normalità della sicurezza informatica, non basta avere gli strumenti: bisogna saperli utilizzare in modo efficace, responsabile e orientato agli obiettivi di business.

Per approfondire il tema, rivedi il webinar on demand.

Per capire quali gap colmare e quali azioni correttive intraprendere, effettua il test di autovalutazione di conformità per il regolamento DORA e la direttiva NIS 2.


 
 
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