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La ricezione di fatture elettroniche per consumatori e Partite IVA

10/01/2019
Ricezione fatture elettroniche per consumatori e Partite IVA
PMIPrivatiProfessionisti

Se l’obbligo di emissione di fatture elettroniche ha interessato numerosi soggetti dotati di Partita IVA, la platea di coloro che sono interessati dai recenti cambiamenti normativi diventa molto più vasta se vista dal punto di vista della ricezione. Tutti infatti, compresi i soggetti esclusi dall’obbligo di emissione e i consumatori finali, stanno già ricevendo o riceveranno fatture in formato elettronico.

Come si ricevono le fatture elettroniche?

Se l’obbligo di emissione di file XML ha coinvolto gran parte dei soggetti possessori di Partita IVA, la ricezione di fatture elettroniche è invece un tema che interessa tutti, compresi i consumatori finali.

Entriamo quindi nel dettaglio delle diverse modalità di ricezione delle fatture, che variano in base al tipo di destinatario. Come ricevono le fatture elettroniche i consumatori finali?

Immaginiamo di effettuare dei lavori di ristrutturazione nel nostro appartamento o di dover fare manutenzione ad un impianto domestico. Probabilmente il professionista che eseguirà i lavori sarà obbligato ad emettere una fattura in formato elettronico nei nostri confronti a seguito della prestazione effettuata.
Se il cliente verso cui viene emessa fattura è titolare di una casella di Posta Elettronica Certificata, l’operazione risulterà abbastanza semplice. Il professionista dovrà solamente indicare l’indirizzo PEC tra i dati del destinatario per far sì che la fattura, una volta inviata, transiti dal Sistema di Interscambio e venga poi consegnata direttamente nella casella PEC del destinatario.

In questo caso, ricordiamo che ciò che il cliente riceverà sarà proprio il file XML della fattura che, senza l’utilizzo di specifiche applicazioni per la sua lettura, non è facilmente visualizzabile. Occorrerà quindi assicurarsi di avere a disposizione un software che consenta anche la lettura di file XML oppure accertarsi che la propria casella PEC integri un lettore di file XML, come spiegato nel nostro articolo sulla lettura di fatture elettroniche.
Tuttavia, non è detto che il destinatario disponga di un indirizzo PEC.

Proprio per favorire e semplificare l’adozione delle nuove leggi sulla fatturazione, quindi, la legge di Bilancio 2018 ha fornito anche alcuni chiarimenti e modalità alternative per la ricezione di fatture da parte dei consumatori che non dispongono né di software specifici né di caselle PEC. In questo caso, sarà cura del professionista, a seguito dell’emissione della fattura elettronica, fornire al cliente una copia leggibile digitale o analogica della fattura stessa.

Tradotto in parole più semplici, il professionista dovrà inviare una copia .pdf della fattura tramite email all’indirizzo del cliente, se disponibile, oppure rilasciare una copia cartacea della fattura appena emessa. Naturalmente, inoltre, la fattura “originale” in XML sarà sempre disponibile all’interno del portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate.

Non ci sono grandi cambiamenti previsti per la ricezione di fatture da parte dei privati consumatori quindi, ma per un approfondimento sul tema consigliamo la lettura di questo articolo.

Come possono ricevere fatture elettroniche i soggetti con Partita IVA?

Lo scambio di fatture tra soggetti con partita IVA, altresì detta fatturazione elettronica B2B, è uno dei temi più caldi del momento.
Anche noi abbiamo trattato più volte l’argomento della ricezione di fatture elettroniche.

Facciamo quindi un rapido riepilogo, facendoci aiutare anche da questa video pillola sulla ricezione.


 

Innanzitutto è sempre buona norma registrare il proprio indirizzo telematico presso l’Agenzia delle Entrate. Il metodo indicato qui, infatti, viene considerato come prioritario e verrà quindi scelto di default per l’invio a prescindere da ciò che verrà indicato sul file fattura.

Questa semplice operazione, infatti, da un lato eviterà la necessità di comunicare a ciascuno dei fornitori la modalità di recapito delle fatture, dall’altro ridurrà al minimo il rischio di errori o mancata ricezione di fatture.

In questo video, ad esempio, è possibile vedere come registrare il proprio Codice Destinatario presso l’Agenzia delle Entrate.

 

In sintesi poi, le modalità per la ricezione di fatture da parte di soggetti con Partita IVA sono:

  • ricezione tramite Codice destinatario. Il codice di 7 caratteri (ad esempio, quello di Aruba è KRRH6B9) dovrà essere indicato tra i dati del destinatario da parte di chi emette fattura oppure dovrà essere registrato sul portale dell’Agenzia delle Entrate da parte del titolare della Partita IVA per far sì che tutte le fatture a lui indirizzate vengano consegnate direttamente sull’applicazione web adibita a ricezione e/o emissione di fatture elettroniche;
  • Posta Elettronica Certificata: comunicando l’indirizzo PEC al fornitore o registrandolo presso l’Agenzia delle Entrate, la fattura XML verrà consegnata direttamente sulla casella PEC;
  • ricezione nel proprio cassetto fiscale. Tutte le fatture elettroniche inviate e che transitano dal Sistema di Interscambio, infatti, vengono messe a disposizione in un’apposita area del sito dell’Agenzia delle Entrate, dal quale quindi saranno sempre visualizzabili.