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Firma Digitale Remota: i numeri di un successo

01/08/2022
Firma Digitale Remota: i numeri di un successo
PMIPrivatiProfessionistiPubblica Amministrazione
Per intuire il successo della Firma Digitale è sufficiente guardarsi attorno e ascoltare le esperienze altrui: sarà facile individuarne la presenza ormai capillare, soprattutto in ambito professionale. Per capire la portata di questa evoluzione è sufficiente conoscerne i contorni e toccarne con mano i vantaggi. Ma per misurarne davvero la portata occorre basarsi sui numeri, utili a perimetrare l’andamento di un fenomeno che si sta facendo dilagante a testimonianza della bontà dell’idea e del successo della sua realizzazione.

I numeri della Firma Digitale

I numeri sono quelli ufficiali delle rilevazioni AGID relativi al secondo semestre 2021 in utile comparazione con quelli dei semestri antecedenti (a partire dall’esordio del 2014):

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Come si può notare, non solo la crescita è stata continua e sostanziale, ma si è anche andati ad accelerare il ritmo rispetto al passato. Complessivamente i certificati qualificati di firma digitale attivi sono arrivati a quota 29,2 milioni: ciò significa che per raggiungere i primi 10 milioni sono serviti 2 anni, per raggiungere i 20 milioni ne sono serviti altri 2 ed ora, dopo il rallentamento legato ai tempi duri della pandemia, l’exploit è servito con ben 3 milioni di certificati accumulati in un solo trimestre.

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Il successo della Firma Digitale Remota *


Il successo della Firma Digitale Remota

Ma i numeri raccontano anche qualcosa di ulteriore: l’imporsi della Firma Digitale ha determinato anche un nuovo modo di pensare il rapporto con questo strumento e la dinamica è chiara nell’imporsi progressivo e profondo della firma remota. Una modalità che inizialmente pesava soltanto per il 50% sul totale dei certificati qualificati attivi, progressivamente ha conquistato spazio fino ad arrivare ormai a sfiorare l’85% del totale.

La Firma Digitale Remota, con tutti i suoi vantaggi legati a modalità esecutive che non richiedono uso e installazione di alcun hardware, è diventata uno standard de facto che prende forma direttamente sullo smartphone di milioni di cittadini, utenti e professionisti. Non poteva che andare così, del resto: la Firma Digitale Remota non richiede supporti fisici e grazie ad una One Time Password (OTP) può essere espletata in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo semplicemente utilizzando un’app dedicata e certificati di firma con durata triennale facili ed economici.

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I vantaggi della Firma Digitale Remota *

Il tempo non ha fatto altro che premiare aspetti quali comodità, praticità, semplicità e vantaggio economico. Queste sono infatti le peculiarità che contraddistinguono la Firma Digitale Remota, nonché i punti di forza che l’hanno trasformata in una scelta irrinunciabile in una molteplicità di contesti. Questo suo affermarsi nel tempo e negli spazi di mercato venutisi a creare ha progressivamente definito il suo posizionamento: sono divenute irrilevanti le marche temporali non qualificate (a fronte di un aumento complessivo delle marche temporali emesse), si sono moltiplicate le firme digitali remote emesse (oltre 2,5 milioni solo nell’ultimo trimestre monitorato) e quando il giro di boa del 2022 è stato tagliato si è ormai ben oltre i 30 milioni di certificati qualificati cumulativi di firma digitale attivi nel nostro Paese.

Non sono solo numeri: sono il ritmo incessante e persistente che contraddistingue una rivoluzione del modo di pensare il concetto della firma, con tutto il retaggio culturale che si è portato appresso in millenni di patti, accordi e contratti. Oggi la stretta di mano sublima in un click che “remotizza“ il rapporto, certifica le identità e sigilla i contenuti di un reciproco consenso.

I numeri di questa progressione sono il battito di questo cambiamento e descrivono la forza di questa innovazione.

* Per visualizzare tutti i risultati della ricerca, scarica l’infografica.