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Titolare effettivo: il TAR sospende l’obbligo di comunicazione, per il momento

13/12/2023
Titolare effettivo: il TAR sospende l’obbligo di comunicazione, per il momento
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Il TAR del Lazio ha recentemente emesso un'ordinanza che sospende temporaneamente l'obbligo di comunicazione del titolare effettivo d'impresa. Questa decisione, benché provvisoria, rappresenta un momento significativo per le imprese italiane, poiché offre un periodo di riflessione e adattamento alle nuove normative.

La sospensione è stata accolta con interesse da parte del mondo imprenditoriale, che vede in questa pausa un'opportunità per meglio comprendere e organizzarsi rispetto alle nuove disposizioni normative. Tuttavia, è fondamentale notare che questa sospensione non equivale a una cancellazione dell'obbligo. L'attesa è ora rivolta alla prossima udienza fissata per il 27 marzo 2024, che potrebbe confermare o modificare ulteriormente l'obbligo.

Contesto e implicazioni

L'obbligo di comunicazione del titolare effettivo d'impresa è una disposizione normativa inserita per incrementare la trasparenza nelle attività imprenditoriali e contrastare fenomeni di illegalità come il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. La normativa richiede alle imprese di rendere noti i dati dei propri titolari effettivi, intesi come quegli individui che esercitano un controllo ultimo sull'impresa.

La decisione del TAR

La decisione del TAR del Lazio interviene in un contesto di incertezze e dibattiti sulle modalità di attuazione dell'obbligo. Le imprese, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni, hanno espresso preoccupazioni riguardo ai costi amministrativi e alla complessità delle procedure necessarie per ottemperare all'obbligo.

Il TAR ha quindi deciso di sospendere l'obbligo fino all'udienza del marzo 2024, fornendo così alle imprese un lasso di tempo per prepararsi meglio alle eventuali disposizioni che ne conseguiranno.

Ecco una breve citazione dall'ordinanza ufficiale del TAR del Lazio riguardante la sospensione dell'obbligo di comunicazione del titolare effettivo d'impresa:

"Valutato, quanto al fumus boni iuris, che le plurime e articolate censure formulate da parte ricorrente presentino profili di complessità, involgenti anche questioni di compatibilità eurounitaria, che richiedono un approfondimento nella più appropriata sede di merito; [...] Ritenuto pertanto meritevole di tutela l’interesse della parte ricorrente al mantenimento della res adhuc integra sino alla definizione del giudizio nel merito; [...] Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Quarta) accoglie l’istanza cautelare e per l’effetto: a) sospende l’efficacia del decreto 29 settembre 2023 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy [...]."

Cosa fare ora?

In questo periodo di sospensione, è consigliabile che le imprese non sospendano completamente i loro sforzi per conformarsi alla normativa. Anzi, questo può essere il momento ideale per valutare le proprie strutture e processi interni, per assicurarsi di essere pronti in caso di conferma dell'obbligo.

Le aziende dovrebbero anche tenere d'occhio l'evolversi del dibattito legislativo e giuridico, così da essere pronte a rispondere rapidamente a qualsiasi cambiamento normativo.

Riguardo al destino degli adempimenti già completati, la situazione sarà chiarita solo dopo l'udienza di marzo:
  • In caso di annullamento dell'adempimento, sarà possibile richiedere il rimborso dei diritti pagati non dovuti; tuttavia, non sarà possibile ottenere il rimborso dei compensi già versati all'incaricato, poiché questi si riferiscono a un servizio già erogato.
  • Se invece l'adempimento venisse confermato (ovvero se la richiesta presentata al TAR venisse respinta), gli adempimenti già eseguiti non subiranno alcuna modifica.

La sospensione temporanea dell'obbligo di comunicazione del titolare effettivo d'impresa rappresenta una tregua importante per le imprese italiane. Tuttavia, è cruciale rimanere informati e preparati. L'esito dell'udienza del 2024 determinerà il corso futuro di questa normativa e, di conseguenza, la gestione amministrativa delle imprese italiane.