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Hosting o housing? Qui è dove spieghiamo in che cosa si differenziano

27/06/2023
Hosting o housing
PMIPrivatiProfessionisti
Sono passati anni dal momento in cui Internet è diventata una commodity che ha cambiato profondamente la vita quotidiana di tutti noi. Eppure, ancora oggi, si fa un po’ di confusione nell’attribuire i significati corretti alle tecnologie che ci circondano e sulle quali si reggono le infrastrutture che abilitano le nostre attività in Rete.

Uno dei casi più eclatanti di misunderstanding riguarda la differenza tra due tecnologie di servizio basilari dell’era digitale: l’hosting e l’housing.

Così simili, quasi sinonimi all’apparenza, spesso sovrapposti e trattati come se fossero la medesima cosa, sono, in realtà, due soluzioni sostanzialmente differenti ed equiparabili soltanto per la finalità ultima: consentire ai loro utilizzatori di entrare in possesso di una propria entità online sul web.

Stesso fine, strade differenti

Se, dunque, l’obiettivo di hosting e housing è lo stesso, la modalità con cui lo raggiungono ha caratteristiche peculiari, in particolare per quanto riguarda la libertà di gestione dei servizi da parte dell’utilizzatore finale.
 
Da un lato, quello dell’hosting, abbiamo perlopiù un’offerta di servizio scalabile che può partire da valori di costo anche molto bassi. Un plus non indifferente per chi voglia lanciare il proprio sito web con un impegno economico contenuto.

Per contro, specialmente nei pacchetti più basici, la libertà di manovra offerta all’utente in termini di configurazione, di gestione e di performance può risultare limitata.

Cos’è l’hosting e per quali ragioni sceglierlo

Entrando nel merito delle sue caratteristiche di funzionamento, l’hosting è “l’affitto” di una porzione di un server sul quale viene ospitato un sito web. La sua proprietà rientra tra quelle di un ISP (Internet service provider), cioè una grande azienda di carattere commerciale che eroga le varie tipologie di soluzioni che riguardano le Rete, o di un hosting provider, che si concentra, invece, sulla sola fornitura di servizi di hosting, appunto.

In entrambi i casi, la gestione dei web server necessari a memorizzare i file e i dati che costituiscono la struttura e il contenuto del sito è a totale carico del provider stesso che, perlopiù con formule in abbonamento, assicurerà che tutto funzioni in modo corretto, intervenendo con il proprio staff tecnico qualora dovesse verificarsi qualche problema e lasciando all’utente un certo grado di controllo attraverso appositi pannelli.

Le soluzioni sono molteplici. Si va dall’hosting condiviso, dove uno spazio server è utilizzato da più utenti (la soluzione più semplice ed economica), a piani più professionali dedicati o semi-dedicati ai quali si può fare ricorso via via che le dimensioni del sito e la richiesta di funzionalità e di risorse crescono. Possono, inoltre, essere di tipo dedicato o misto. È sempre più richiesta una quarta variante “ibrida”, il cloud hosting, che si differenzia dall’hosting tradizionale perché le soluzioni non vengono distribuite su un unico server, ma su più macchine collegate tra loro, appunto, in cloud.

In tutti i casi, i servizi si differenziano tra loro per la quantità di spazio che mettono a disposizione del sito e per le loro prestazioni, in termini di CPU e di RAM delle macchine che le ospitano.

Cos’è l’housing e per quali ragioni sceglierlo

Per quanto riguarda l’housing, invece, siamo di fronte a un tipo di servizio in cui l’utente finale non prende in affitto una porzione di spazio su un server di proprietà del provider, ma piuttosto lo acquista e fa sì che venga ospitato all’interno dell’area che l’ISP mette a sua disposizione.

Dopo aver provveduto alla collocazione e alla messa in sicurezza della macchina nello spazio fisico del data center, il provider lascia al proprietario del server le “chiavi” per poterlo gestire e ha, perlopiù, terminato il suo lavoro.

Una volta esplorate le differenze tra le due modalità di fruizione del servizio, è arrivato il momento di capire quali sono i casi in cui è più adatto un hosting e quelli in cui è preferibile orientarsi verso una soluzione di housing.

Pur svolgendo le stesse “mansioni”, i due servizi hanno una discriminante non irrilevante: il costo. Nel caso dell’housing, infatti, c’è da tenere presente, innanzitutto, l’acquisto del server e l’affitto della porzione di data center nel quale viene collocato, o il noleggio “a lungo termine” di una macchina di proprietà del provider. Poi ci sono i costi di gestione, dal momento che occorrerà investire nelle risorse professionali che avranno il compito di occuparsi di tutte le attività connesse al funzionamento e alla gestione del server.
 
Con il tempo, e con l'evolversi della qualità e della versatilità dei servizi di hosting, l’housing è diventato sempre di più una soluzione-limite di fascia molto alta e destinata perlopiù alle aziende di grandi dimensioni e di esigenze proporzionate a queste ultime, in modo particolare quando i volumi di traffico giornaliero da gestire sono molto elevati. Oppure, da preferire in tutti quei casi in cui è necessario fare uso di database o di altre tecnologie particolari e quando, più in generale, le necessità di gestione sono elevate e frequenti al punto tale da richiedere una elevata flessibilità di utilizzo.

Un altro aspetto molto importante da tenere in considerazione quando si procede alla valutazione di un servizio di housing è che i server necessitano di energia elettrica protetta e stabile, di una temperatura costante e controllata, della massima connettività e di un collegamento alla rete sicuro e affidabile.
 
Solitamente, gli ISP che offrono servizi di housing prevedono anche formule particolari che includono, per esempio, opportunità di colocation o di location dedicate all’interno di uno spazio ad hoc nel data center pensate per una clientela business che ha la necessità di collocare più server di proprietà all’interno di uno stesso spazio fisico o in parte di esso, mantenendo elevati i livelli di affidabilità e di sicurezza per la gestione dei propri dati.
 
Solitamente, queste tipologie di soluzioni dedicate vengono studiate e create su misura per ciascun cliente, tenendo in considerazione esigenze attuali e potenzialità future, e prevedendo quindi, già in fase di progettazione, la scalabilità orizzontale e verticale, la connettività dedicata e l’espandibilità dei servizi aggiuntivi.