Aruba e il mondo accademico: un ponte tra ricerca e formazione
02/12/2025
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Aruba è impegnata da anni in una strategia di cooperazione con il mondo universitario e della ricerca, finalizzata a tradurre il know-how accademico in soluzioni industriali e a formare nuovi talenti STEM. Tra le collaborazioni di primo piano spicca l’accordo triennale firmato nel 2022 con il Politecnico di Torino.
Aruba Academy – la corporate university di Aruba – partecipa attivamente all’iniziativa, offrendo agli studenti applicazioni pratiche per tesi, stage, dottorati e master universitari. La prima edizione della Challenge@PoliTo a cui Aruba ha preso parte ha coinvolto 30 studenti magistrali nella progettazione di soluzioni innovative. Accordi simili sono in atto anche con altri atenei e centri di ricerca italiani, con l’obiettivo di generare idee a lungo termine e rafforzare il legame con il territorio.
Ricerca e sviluppo: tecnologie e progetti
La partnership tra Aruba e il Politecnico di Torino nasce formalmente nel settembre 2022, quando le due realtà siglano un accordo triennale orientato a sviluppare progetti congiunti di ricerca e innovazione. Fin dall’inizio, l’obiettivo dichiarato è stato quello di valorizzare le competenze complementari dell’università e dell’azienda, mettendole a sistema in settori strategici per la trasformazione digitale. In particolare, l’accordo originario copriva ambiti quali Software Engineering, ICT Security, IT Infrastructure & Networking, Artificial Intelligence & Machine Learning – ovvero dall’ingegneria del software alla sicurezza informatica, dalle infrastrutture di rete all’intelligenza artificiale – anticipando così le aree oggi al centro dell’innovazione tecnologica
Sin dai primi mesi, la collaborazione ha coinvolto sia attività didattiche che progetti di ricerca. Ad esempio, è stata lanciata la prima Challenge By Firms di Aruba, una sfida innovativa rivolta agli studenti magistrali: nel corso di questa iniziativa, 30 studenti hanno lavorato in team presso il laboratorio CLIK (Connection Lab and Innovation Kitchen) del Politecnico per proporre soluzioni creative a problemi reali, con il supporto di Aruba. Visto il successo della prima edizione, ne è stata subito pianificata una seconda su nuove tematiche tecnologiche emergenti. Queste challenge rappresentano un modello virtuoso di cooperazione didattica, in cui l’università offre il contesto formativo e l’azienda porta casi d’uso e mentorship, stimolando gli studenti a mettere in pratica le proprie conoscenze su problemi concreti.
Rinnovo della partnership nel 2025: nuovi progetti all’orizzonte
Visti i risultati positivi dei primi tre anni, Aruba e Politecnico di Torino hanno deciso di rilanciare la collaborazione per il triennio 2025–2027, aggiornandone gli obiettivi. Il nuovo accordo definisce linee di attività congiunte focalizzate su tecnologie emergenti, soprattutto legate all’evoluzione del cloud e della sicurezza. Tra i filoni chiave individuati spicca il tema della sicurezza dei dati in uso: i team esploreranno soluzioni di crittografia avanzata, come la crittografia omomorfica e il confidential computing, che consentono di proteggere i dati anche durante l’elaborazione. Parallelamente, grande attenzione è rivolta alla sfida post-quantum: l’accordo prevede ricerche applicate sul quantum computing e sullo studio della Post-Quantum Cryptography (crittografia post-quantistica), oltre al supporto della transizione verso queste nuove tecnologie di sicurezza attraverso approcci ibridi. In altre parole, Aruba e Politecnico lavoreranno insieme per farsi trovare pronti nell’era dei quantum computer, sviluppando e/o testando algoritmi crittografici resistenti a minacce future e integrandoli gradualmente nelle infrastrutture attuali.
Un secondo macro-filone riguarda l’Intelligenza Artificiale applicata all’ottimizzazione dei sistemi IT e dei servizi cloud. L’idea è di rendere le infrastrutture cloud sempre più intelligenti, efficienti e sostenibili. In questo contesto, verranno sviluppate tecniche di AI per il green cloud computing – ad esempio algoritmi che regolino dinamicamente l’uso delle risorse data center per minimizzare i consumi energetici. Un’applicazione concreta è la manutenzione predittiva: grazie al machine learning si potranno prevedere guasti o cali di performance dei server e delle reti, intervenendo prima che si verifichino problemi e riducendo i tempi di fermo. Inoltre, l’accordo cita l’orchestrazione guidata da AI delle infrastrutture, ossia sistemi automatici che distribuiscono i carichi di lavoro sulle risorse migliori in base alle condizioni operative (carico, temperatura, consumo, ecc.), migliorando l’efficienza complessiva.
Nel campo dell’AI applicata, verranno esplorate anche nuove frontiere dei modelli di apprendimento. Da un lato vi è interesse verso la verticalizzazione dei modelli Transformer, cioè l’adattamento di algoritmi di intelligenza artificiale generativa (simili a quelli alla base di ChatGPT) per compiti specifici o domini specialistici. Dall’altro lato, un capitolo importante riguarda l’impiego dell’AI per potenziare la sicurezza informatica e la compliance: si lavorerà su soluzioni di cybersecurity basate sull’AI, su tecniche di privacy-preserving AI (intelligenza artificiale che tutela la privacy dei dati) e su metodologie di federated learning ed edge AI, che permettono di addestrare modelli mantenendo i dati distribuiti sui dispositivi periferici per ragioni di riservatezza.
ArubaKube: open source e cloud-native dal cuore di Torino
ArubaKube è un esempio tangibile di come la sinergia tra Aruba e Politecnico di Torino possa dare vita a realtà innovative. Nato nel 2023 come spin-off accademico, ArubaKube è frutto del lavoro di un gruppo di giovani ricercatori del Politecnico, coordinati dal professor Fulvio Risso, attivi nel campo del cloud computing e dell’open source. L’iniziativa è germogliata dai risultati di Liqo, un progetto open source sviluppato nei laboratori dell’Ateneo torinese, e ha preso forma grazie al supporto di Aruba, che ne ha riconosciuto l’alto potenziale strategicoaruba.itaruba.it. ArubaKube si configura come un centro di eccellenza nel campo del cloud-native: la sua missione è trasferire sul mercato soluzioni d’avanguardia nate in ambito universitario, trasformandole in strumenti affidabili e scalabili per le imprese, in linea con la filosofia dell’open innovation.
Università di Pisa: intelligenza artificiale e cloud più “green”
Un altro tassello della strategia di Aruba nel mondo universitario è la collaborazione avviata con l’Università di Pisa sul fronte del cloud sostenibile. Dall’inizio del 2024, infatti, i data center di Aruba e i laboratori del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione di UniPI lavorano fianco a fianco a un progetto di ricerca che applica l’intelligenza artificiale alla gestione delle risorse cloud, con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici e migliorare l’efficienza operativa. Il tema è di grande attualità: da un lato la domanda di servizi cloud continua a crescere in modo esponenziale, dall’altro i data center – cuore fisico del cloud – consumano quantità significative di energia, ponendo urgenti questioni di sostenibilità ambientale. La sfida raccolta da Aruba e UniPI è proprio quella di rendere l’utilizzo delle infrastrutture digitali più intelligente e “verde”, attraverso l’AI.