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Scenari d’uso della PEC: i geometri

Il D.L. n. 185/2008 (decreto anti-crisi), convertito in legge n. 2/2009, ha introdotto l’obbligo per i professionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato di dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata e di comunicarlo al proprio Ordine o Collegio di appartenenza entro un anno dall’entrata in vigore del decreto. Dunque Ordini e Collegi rivestono un ruolo fondamentale nella diffusione dell’indirizzo PEC ma non basta per avere una copertura pressoché totale; occorre l’intervento coordinato di Enti centralizzati con i singoli Collegi, al fine di standardizzare le modalità di trasmissione, incentivare le comunicazioni con specifiche convenzioni, supportare gli utenti non completamente autonomi, etc. Vediamo di analizzare il caso della categoria professionale dei geometri.
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Il ruolo dei gestori nel mercato della PEC

La posta elettronica certificata non avrebbe lo stesso valore della raccomandata con ricevuta di ritorno se non ci fossero i “gestori del servizio PEC” che, con il loro operato, certificano l’avvenuto invio del messaggio e soprattutto l’avvenuta consegna (o mancata consegna) al destinatario attribuendone data certa ed inviando una ricevuta elettronica sottoscritta digitalmente. Ma chi si occupa di verificare che l’operato dei gestori del servizio PEC sia svolto nel rispetto dei criteri tecnici, operativi e di sicurezza imposti dalla normativa? Qual è il ruolo dei gestori del servizio PEC e del loro “controllore”? E quali sono le offerte che i gestori propongono al mercato sia in ambito business che consumer.
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Vendita di pc e tablet: il rinnovo del reverse charge fa i conti con l’e-fattura

Le cessioni di console da gioco, tablet PC e laptop, nonché dispositivi a circuito integrato, quali microprocessori e unità centrali di elaborazione, prima della loro installazione in prodotti destinati al consumatore finale, scontano l’IVA mediante il meccanismo del reverse charge. L’applicazione del reverse charge è stata prorogata fino al 30 giugno 2022 e si trova così a dover fare i conti con l’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica e con le problematiche connesse all’integrazione delle fatture ricevute per tali acquisti.
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